La vittima più vecchia dei bombardamenti su Gaza aveva 101 anni, la più giovane solo due ore di vita: le loro storie

I 34.344 palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani sulla Striscia non sono solo numeri, cifre asettiche, ma sono vite spezzate, volti, storie, figli, nonni, genitori, fratelli e sorelle. Il ministero della Salute di Gaza ha identificato l’80% di loro pubblicando un elenco di nomi, età, sesso e numeri di identificazione. Il giornale inglese, The Guardian, ha preso quella lista ed è andato alla … (La Stampa)

Se ne è parlato anche su altri media

Sarebbero quarantaduemila i palestinesi uccisi dai raid israeliani sulla Striscia di Gaza dall’8 ottobre 2023. Il giorno dopo l’attacco di Hamas nel sud di Israele, quando furono assassinate 1.200 civili e sequestrare 251 persone (97 ancora nella mani dei rapitori). (Open)

Le sedi degli avvocati del Palestinian Center for Human Rights a Gaza City, Jabalia e Khan Yunis non esistono più: sono state ridotte a cumuli di macerie. La sua voce al telefono, a dispetto della grave situazione, è lo stesso ferma per tutta la durata dell’intervista. (Il Dubbio)

Da ottobre del 2023 «14.000 bambini a Gaza e in Cisgiordania secondo le notizie sono stati uccisi, altri migliaia sono stati feriti e tutti vivono nella paura e in condizioni terribili. Hanno bisogno di un cessate il fuoco adesso». (Corriere del Ticino)

Immagini e video che parlano molto più dei freddi numeri, ma i numeri possono aiutare a definire la misura di cosa è accaduto in questi tragici dodici mesi e cosa ancora sta accadendo. Guerra significa morte, distruzione, vite spezzate, disperazione. (il Giornale)

Da allora la reazione israeliana ha causato 42 mila morti e 97 mila feriti a Gaza e l’allargamento del conflitto alla Cisgiordania e al sud del Libano. (Vatican News - Italiano)

I rifiuti e le acque reflue si accumulano ovunque e diffondono malattie. A questo si aggiunge la difficoltà di trovare cibo, le scorte di beni essenziali sono dimezzate e i prezzi sono alle stelle. (la Repubblica)