Il flashmob contro il disegno di legge "Salva Milano" (video)

Spot . . . . . . "No ai bulli del mattone". Con questo slogan, venerdì 22 novembre, le sigle ambientaliste hanno organizzato un flashmob davanti al Palazzo di Giustizia di Milano, protestando contro il passaggio alla Camera del ddl "Salva Milano". Il disegno di legge, che nelle intenzioni del Governo e della Giunta comunale, dovrebbe sbloccare i cantieri al centro delle inchieste per abusi edilizi avviate dalla magistratura milanese, è al centro di numerose polemiche da parte degli ambientalisti cittadini, che lo considerano un maxi condono in favore delle grandi società di edilizia che operano sul territorio. (MilanoToday.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Per FdI, FI e Lega, ma anche il Pd, «l’interpretazione autentica» delle norme urbanistiche del 1942 fornita dal provvedimento, offre certezze alle amministrazioni e alle imprese. La legge per salvare i grattacieli di Milano costruiti al posto di edifici molto più piccoli senza un permesso preventivo, e che secondo la Procura sarebbero lottizzazioni abusive, ottiene il primo via libera dalla Camera (Corriere della Sera)

Sei in totale gli indagati, tra loro c’è il suocero di Vetrano: Pietro Bruno, boss legato a Totò Riina. Bruno, aveva scritto il gip, è il “reggente della consorteria mafiosa di Capaci/Isola delle Femmine, organica al “mandamento” palermitano di San Lorenzo, già detenuto presso il carcere di Marassi”. (Il Giornale d'Italia)

Lo dicono le cittadine e i cittadini che si sono ritrovati davanti al Tribunale di Milano per manifestare control’emendamento ribattezzato SalvaMilano approvato alla Camera. “Milano non può diventare un luna park per i costruttori, ma deve rimanere una città per i cittadini”. (Il Fatto Quotidiano)

«Il futuro della politica? Prisencolinensinainciusol!»

Nel caso in cui dovesse entrare in vigore, farebbe ripartire i 150 progetti che nei mesi scorsi la Procura milanese aveva bloccato per presunti abusi edilizi. (Fanpage.it)

In un centinaio con le bandiere dei Verdi, Legambiente, Rifondazione, Cinque Stelle e molti con cartelli scritti a mano, si presentano alle 13 davanti al Tribunale per spiegare le loro critiche alla legge. (La Repubblica)

L'emendamento Salva Milano e la protesta canora di Bonelli che ha intonato Celentano. Perché la politica ha bisogno di scenette, siparietti e spettacolo. (Corriere TV)