Terni, in consiglio si sfiora la rissa. Poi le scuse e la ‘pace’

Una nuova giornata ‘frizzante’ a palazzo Spada. Tutto è partito da una discussione tra la presidente del consiglio comunale di Terni, Sara Francescangeli, e il consigliere José Maria Kenny (Kenny Innovare per Terni). La presidente, durante la seduta di venerdì mattina, accusando il consigliere di utilizzare – facendo alcune osservazioni su un atto di bilancio – modi violenti ed aggressivi, lo ha prima invitato a lasciare l’aula per poi farlo accompagnare fuori dagli agenti della polizia Locale sospendendo la seduta. (umbriaON)

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Abbiamo deciso che non ci sarà alcuna forma di tolleranza verso espressioni scorrette, anche mimiche scorrette, mi auguro che questa sia la volta buona. Alla fine ha prevalso il buon senso e dopo una lunghissima conferenza dei capigruppo tutti hanno concordato sull’autoregolarsi “nelle espressioni, nei modi, nei termini usati dentro e fuori il consiglio. (Terni in rete)

I precedenti L’episodio è avvenuto durante il question time in Aula a Terni nella seduta della mattinata di giovedì 27 giugno. (Virgilio Notizie)

Il consiglio comunale del 27 giugno 2024 ha ‘regalato’ alla città – si fa per dire – l’ennesima sceneggiata, violazioni del regolamento, dimostrazioni plateali di inconcludenza e mistificazione, bugie su bugie, atteggiamenti offensivi. (umbriaON)

Bandecchi abbaia, "li mandi affanc***o da parte mia": caos in consigli a Terni

«Un’altra volta?» - fa Kenny. Non l’ avesse mai detto la presidente del consiglio comunale, Sara Francescangeli, al consigliere d’opposizione Josè Maria Kenny. (ilmessaggero.it)

Così Bandecchi ha spento il microfono, passando a un assessore il foglio dal quale stava leggendo, e ha smesso di rispondere iniziando a fare il verso del cane, cioè ad abbaiare, verso i consiglieri. Il primo cittadino, dovendo lasciare la seduta, ha iniziato a rispondere alle interrogazioni senza che queste fossero illustrate dai consiglieri, scatenando la reazione di protesta di Fratelli d’Italia. (Il Fatto Quotidiano)

Spesso l’uomo qualunque, che sia di paese o di città, si lamenta per strada dei propri rappresentanti, usando la classica espressione “... tanto lì ci sono cani e porci”. Ebbene, questa volta in Consiglio comunale non a Terni non c’era un cane, bensì qualcuno che ha fatto il cane, imitandone il suo tipico verso. (Liberoquotidiano.it)