TRUFFA Napoli: finto giornalista Rai chiedeva denaro in cambio di falsi servizi

Soldi in cambio di servizi giornalistici fasulli. È stato l’inviato di “Striscia la Notizia”, Luca Abete, a smascherare un uomo di Napoli che fingeva di lavorare per la Rai, truffando alcuni commercianti. L’uomo prometteva visibilità sotto forma di spot pubblicitari sulla tv di Stato, chiedendo tra i 600 e i 1500 euro in contanti per servizi che in realtà non venivano mai trasmessi. Logo Rai contraffatto I video per cui l’uomo si faceva pagare non venivano mai trasmessi sulla Rai, ma erano pubblicati solo sui suoi profili social. (StatoQuotidiano.it)

La notizia riportata su altre testate

A mascherare l'uomo partenopeo è stato l'inviato Luca Abete. Ennesimo episodio di truffa a Napoli. (Liberoquotidiano.it)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Colpo grosso quello messo a segno dai Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Taranto nei pressi di un ufficio postale della città. Ad attirare l’attenzione degli operanti è l’uomo alla guida del mezzo, già controllato in altre circostanze e con precedenti di polizia e un altro giovane di circa trent’anni che, dopo essere sceso dal mezzo si dirige con titubanza verso l’ufficio postale, tornando sui suoi passi e scambiando alcune parole con l’autista e un altro passeggero, per poi incamminarsi nuovamente verso la sede delle Poste. (Tarantini Time Quotidiano)

Luca Abete smaschera un uomo che si finge giornalista Rai: da 600 a 1.500 euro in contanti in cambio di un millantato spot pubblicitario sulla tv di Stato

Il canone RAI non va pagato per particolari categorie di immobili. Scopri subito se rientri tra i fortunati beneficiari! Il canone RAI prescinde dal numero di televisioni possedute, perché va pagato solo una volta per ciascun nucleo familiare, e dal luogo in cui è posto l’apparecchio. (InformazioneOggi.it)

L’inviato di “Striscia la notizia”, Luca Abete, ha smascherato a Napoli un sistema incredibile. Un uomo che si fingeva giornalista di programmi Rai, avrebbe incassato compensi da alcuni titolari di attività commerciali in cambio di millantati spot pubblicitari sulla tv di Stato. (Il Fatto Quotidiano)