Le pressioni su Inzaghi del capo ultras Inter per i biglietti della finale di Champions, l’allenatore: “Parlo con Zanetti e Marotta, ti faccio sapere”

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Il Fatto Quotidiano SPORT

In nome del cosiddetto “patto di non belligeranza” tra Curva Sud e Curva Nord che in realtà si traduce in un comitato d’affari tra i due direttivi alla faccia dei migliaia di ultras che in curva vanno solo per tifare, gli introiti delle vendita dei biglietti per la finale di Champions del 2023 tra Inter e Manchester City saranno equamente divisi tra i vari capi ultras delle due squadre fruttando circa 600mila euro. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre testate

Inter, le intercettazioni Inzaghi-Ferdico. E quell'incontro con Skriniar... (L'Interista)

Vasta operazione di Polizia e della Guardia di Finanza a Milano contro i responsabili delle tifoserie nelle curve di Milan e Inter. Tra loro ci sono anche l’interista Andrea Beretta, arrestato poche settimane fa per l’omicidio di Antonio Bellocco, il milanista Luca Lucci, diventato noto in passato anche per una foto scattata con Matteo Salvini, oltre a Christian Rosiello, bodyguard di Fedez, e Islam Hagag, apparso sui social insieme al rapper. (LAPRESSE)

La recente inchiesta sui capi ultras dell'Inter ha svelato uno spaccato delle tensioni interne legate alla gestione dei biglietti per la finale di Champions League L'evento, il punto culminante della stagione per i nerazzurri, ha visto emergere forti criticità riguardo la distribuzione dei biglietti riservati al tifo organizzato della Curva Nord, suscitando un profondo disappunto da parte del direttivo degli ultras e pressioni nei confronti di Simone Inzaghi. (Inter-News)

In caso contrario si potrebbe arrivare, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale, a un provvedimento di amministrazione giudiziaria. (Adnkronos)

Scoppia il caso Inter e Milan relativamente ai rapporti eventuali tra le società e le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle tifoserie (CalcioMercato.it)

Cade dunque nel nulla l’azione popolare avviata da una privata cittadina di Collazzone (riassunta dalla sua erede dopo la sua morte) con cui venivano contestate infondatamente gravi mancanze sul piano degli investimenti e nel riconoscimento dei canoni ai Comuni. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)