A Sanremo i Maneskin infiammano l’Ariston. Egonu “Amo l’Italia”
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Un Ariston che ha messo “brividi di paura” a Paola Egonu entrata sulle note del brano vincitore della scorsa edizione.
(ITALPRESS) – L’esibizione dei Maneskin con Tom Morello, i 60 anni di “Fatti mandare dalla mamma” cantata con Sangiovanni con standing ovation dell’Ariston, il monologo di Paola Egonu, la campionessa di pallavolo che è la co-conduttrice della terza serata del Festival di Sanremo.
E’ dello stesso Grignani il messaggio “No war” mostrato sul retro della camicia, e getta i fiori donatigli in platea. (Sardegna Reporter)
La notizia riportata su altri giornali
Il conduttore ricorda che Rush!, il loro nuovo album, è in cima alle classifiche in 15 Paesi e che i loro brani hanno raggiunto l'incredibile traguardo di 7 miliardi di stream. I Måneskin si alzano dalla platea e il pubblico si alza per applaudirli. (la Repubblica)
La band romana ha portato un medley dei loro successi. Sul palco il chitarrista Tom Morello. I Måneskin sono tornati sul palco dell’Ariston, da dove è partito il loro successo mondiale dopo la vittoria nel 2021. (LaPresse)
E così, la scelta del direttore artistico di riporre il telefono in tasca senza interrompere la diretta Instagram con cui ha aperto la serata non è sfuggita all’ironia di Fiorello e all’occhio attento di Chiara Ferragni, che ha commentato scherzando: «Speravo di averlo istruito meglio». (Gazzetta di Parma)
Sono trascorsi solo due anni da quando i Maneskin hanno vinto Sanremo con la loro Zitti e buoni eppure, in un attimo, sono passati da concorrenti a ospiti internazionali. Amadeus annuncia la band con evidente orgoglio, così Damiano David, Thomas Raggi, Ethan Torchio e Victoria De Angelis fanno il loro ingresso acclamati con un'ovazione generale. (Elle)
Nella terza serata anche il duetto tra Morandi e Sangionvanni con Gianluca Grignani che difende Blanco. Nella terza serata del Festival di Sanremo, per la prima volta cantano tutti e 28 gli artisti in gara. (LaPresse)
All'Ariston si balla. Nella serata del 9 febbraio tutti si alzano in piedi, tra applausi e smart phone alla mano per filmare. (Liberoquotidiano.it)