“Sono preoccupato per la nostra democrazia”, Martin Scorsese e le prossime elezioni presidenziali in Usa

“Sono preoccupato per la nostra democrazia”. Un Martin Scorsese così politico, anzi di più partitico, ancor meglio democratico (inteso come Partito Democratico statunitense) non l’avevamo mai sentito. Capita durante la conferenza stampa al Museo del Cinema di Torino per la consegna della Stella della Mole. Un evento rarissimo, sia chiaro. Perché zio Marty di queste cosucce così materiali come le elezioni presidenziali non parla granché. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altre fonti

Insignito del Premio Stella della Mole, il grande regista americano con cittadinanza italiana, durante la conferenza stampa presso il Museo del Cinema di Torino ha parlato del suo impegno costante nel restauro delle pellicole del passato, dei suoi progetti futuri e di come il film "Gangs of New York" sia uno specchio ancora attuale degli Stati Uniti (Sky Tg24 )

Una versione meno nota, quella di Martin Scorsese emersa nella conferenza stampa al Museo del Cinema di Torino, dove gli sarà consegnato il premio Stella della Mole. Negli anni '70 con un gruppo di persone, che comprendeva anche Brian de Palma e Steven Spielberg, comincio a cercare di recuperare le copie in buone condizioni di diversi film perduti, realizzati tra il 1935 al 1960, per noi fonti d'ispirazione. (BadTaste)

“Non dico arrivederci al cinema perché ho altri film da fare, ma soprattutto ammiro Ridley Scott per aver girato Il Gladiatore”. La prima tappa della lunga ospitata torinese del regista di Taxi driver è ricca di dichiarazioni politiche (link), speranze e piccole confessioni. (Il Fatto Quotidiano)

Martin Scorsese «il siciliano» e la masterclass alla Mole di Torino. Ma quanto costa?

“Le elezioni americane? È come in Gangs of New York, tra qualche settimana si deciderà se continueremo con la democrazia o se porremo fine a questo esperimento”. (Il Fatto Quotidiano)

Leggi tutta la notizia Willem Dafoe, Giuseppe Tornatore e Dante Ferretti sono... (Virgilio)

Di sicuro, da dichiarazione autentica di Ghigo, ballano «più di 50 mila euro», cifra giustificata principalmente dal fatto che «Scorsese viaggia in jet privato da New York con il suo seguito»: in fondo, mi dicono, è giusto che il Museo contribuisca a parte delle spese (apprendo in rete che un volo privato New York-Milano non costerebbe meno di 160 mila euro... (Corriere della Sera)