Attacco alle basi italiane, l'opzione del governo sui militari Unifil: spostarli in altre aree, ma rimangono in Libano

Il ritiro dal Libano «non è una decisione nazionale, ma internazionale. È una scelta dell’Onu sulla quale rifletteranno i 40 Paesi che contribuiscono alla missione. La mia idea, e quella del governo, è di cercare di far prevalere gli spazi di pace». A poche ore dall’attacco israeliano alle basi Unifil, il ministro della Difesa Guido Crosetto ribadisce il senso della presenza italiana. Fra le opzioni anche misure intermedie: la sospensione della missione con il personale militare trasferito fuori area, ma pronto a rientrare se le condizioni dovessero cambiare. (Corriere Roma)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze israeliane contro la base Unp 131 potrebbero costituire crimini di guerra e sicuramente rappresentano delle gravissime violazioni alle norme del diritto internazionale umanitario. (La Stampa)

Per quanto contenuta, nelle parole del ministro della Difesa si la rabbia per l’attacco subito dal contingente internazionale, del quale fanno parte 1.200 soldati italiani, da parte di un governo da sempre considerato amico e al quale l’Italia non ha fatto mai mancare il suo sostegno. (il manifesto)

Matteo Renzi preoccupato dopo gli attacchi di Israele contro le basi Unifil (United Nations Interim Force in Lebanon) nel sud del Libano. “Chiediamo che il ministro Tajani ci relazioni immediatamente. Non abbiamo conferme ufficiali da parte del governo ma leggiamo sui giornali di questo doppio o addirittura triplo intervento contro le strutture Unifil”, ha detto il senatore e leader di Italia Viva fuori da Palazzo Madama. (LAPRESSE)

Crosetto: atti ostili potrebbero costituire crimini di guerra

In calo il rendimento italiano al 3,53% (dal 3,55%), invariato al 2,25% quello del titolo di Stato tedesco. . (Tuttosport)

«Restiamo, non ce ne andiamo, facciamo il nostro dovere, ma ora è dura». Spari contro la missione Onu. (ilmessaggero.it)

"Gli atti ostili compiuti potrebbero costituire crimini di guerra". Crosetto: atti ostili potrebbero costituire crimini di guerra Milano, 10 ott. (QUOTIDIANO NAZIONALE)