Lavoro, sanità e diritti: a Cagliari la protesta contro la manovra Meloni
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Sono le vie dello shopping cagliaritano, a essere attraversate da migliaia di bandiere rosse e blu. Sono i lavoratori della Cgil e della Uil, simbolo di una protesta che ha infiammato non solo la Sardegna, ma tutto il Paese contro la manovra del Governo Meloni che, secondo i sindacati, penalizza i cittadini e ignora i bisogni fondamentali della collettività. Migliaia di lavoratori – diecimila per gli organizzatori, cinquemila secondo la Questura – hanno risposto all’appello di Cgil e Uil, manifestando il proprio dissenso verso scelte politiche che, a loro dire, non investono nelle priorità del Paese: lavoro, sanità, pensioni e sviluppo industriale. (L'Unione Sarda.it)
La notizia riportata su altri giornali
Quando l’apertura dell’imponente corteo era in vista di piazza Garibaldi, la conclusione stava muovendo i primi passi da Piazzale Cesare Battisti: quasi un chilometro di distanza, che tradotto in presenze significa migliaia di persone, oltre cinquemila per i sindacati, espressione di diverse istanze, appartenenze ed anche generazioni. (Corriere della Sera)
Nei trasporti, dopo la precettazione del ministro Salvini, sarà di solo quattro ore: dalle 10 alle 14 per i voli, dalle 9 alle 13 per gli altri. Fermi tutti i settori pubblici e privati, tranne il trasporto ferroviario. (Fanpage.it)
In caso di annullamento, a seguire troverai le informazioni per effettuare eventuali cambi o richiedere il rimborso. (Piccolo Teatro)
L’obiettivo dei sindacati era quello di contestare l’ordinanza con la quale Salvini aveva ordinato la riduzione a 4 ore dello sciopero generale nazionale di 24 ore proclamato per domani nei servizi del trasporto aereo, del trasporto pubblico e del trasporto marittimo. (il Giornale)
La precettazione disposta da Salvini che ha dimezzato la protesta nel settore dei trasporti non ha certo depotenziato la giornata di sciopero. Cgil e Uil ne erano ben consapevoli e alla vigilia dello sciopero generale di oggi, mentre impazzava la polemica sulla sospensiva chiesta da Sgb e Cub respinta dal Tar, già ieri sera i vertici delle due confederazioni avevano la consapevolezza che og… (La Stampa)
Il coinvolgimento del settore scolastico nel "braccia" incrociate del 29 novembre è stato confermato attraverso una nota dal sindacato Flc Cgil che ha annunciato l’astensione dal lavoro per l’intera giornata di tutto il personale del comparto "Istruzione e Ricerca" e dell’area dirigenziale, dei docenti universitari e di tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali. (MilanoToday.it)