Eredità Agnelli, perché John, Lapo e Ginevra rischiano di perdere la Dicembre. Gli avvocati: «Sono i legittimi titolari»
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Ottanta milioni di euro è il prezzo con cui il 19 maggio 2004 Marella Caracciolo ha venduto ai nipoti John, Lapo e Ginevra Elkann le sue quote della Dicembre, la società cassaforte dell'impero che fu di Gianni Agnelli. Ma manca l'originale dell'atto di compravendita, e il conto della Gabriel Fiduciaria da cui sarebbe dovuto partire il pagamento era stato chiuso due giorni prima, il 17 maggio, come dimostrerebbe il documento inedito, di cui Report è entrata in possesso, che rischia di pesare come un macigno sul processo civile che oppone gli Elkann alla loro madre, Margherita, la figlia di Gianni Agnelli, in merito all'eredità di Marella Caracciolo, la consorte dell'avvocato, deceduta nel 2019. (leggo.it)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Poi tre numeri, 421, 422 e 423, che indicano altrettante posizioni presso la Gabriel Fiduciaria intestate … (Il Fatto Quotidiano)
Gli atti del 19 maggio 2004, mostrati da Report, sono stati validamente sottoscritti con autentica notarile e sono validi". È quanto dichiarano i legali dei tre fratelli con riferimento alle anticipazioni del programma tv. (Tuttosport)
E con una ulteriore svolta: la giudice Nicoletta Aloj ha accolto la richiesta presentata dai legali di Margherita che chiedevano l’acquisizione nel giudizio civile degli atti del processo penale. (Quotidiano Piemontese)
Uno di questi è stato mostrato il 29 dicembre dalla trasmissione Report. Sulla cassaforte che governa l’impero Agnelli-Elkann la procura di Torino ha raccolto una gran mole di documenti. (Corriere della Sera)
Dicembre 2024: (Rai Storia)
In merito alla trasmissione di Report di domenica 29 dicembre sulla vicenda Dicembre e i fratelli Elkann, fonti legali vicino a Margherita Agnelli precisano che: «Aspettiamo con interesse di vedere cosa i giornalisti di Report manderanno in onda, ma vogliamo sottolineare che sino ad oggi non è stato rinvenuto alcun originale delle tre scritture del 19 maggio 2004 ma solo varie fotocopie e tutte differenti tra loro. (Corriere della Sera)