Donald Trump, sinistra italiana disperata: "Una sciagura", "Povere donne", "Ci vuole demolire"

"La vittoria di Trump è a tutti gli effetti una sciagura per i diritti, per lo stato di diritto, per le minoranze, per la libertà, per la lotta al cambiamento climatico": la reazione disperata all'esito delle presidenziali negli Usa è quella del segretario di +Europa Riccardo Magi. Secondo lui, il trionfo del tycoon "rischia di essere una sciagura per l'Europa, che potrebbe trovarsi da sola a dover affrontare l'invasione di Putin in Ucraina, la questione mediorientale, il surriscaldamento globale, una crisi industriale senza precedenti, la conversione ecologica, la competizione cinese (Liberoquotidiano.it)

Ne parlano anche altre testate

Il clamoroso risultato elettorale di Trump ha messo tutti i leader europei con le spalle al muro e di fronte ad un bivio per decidere se creare o meno un esercito comune europeo che vada a formare un forte pilastro nella Nato. (ilmessaggero.it)

Per la segretaria dem 'chi oggi festeggia Trump per ragioni di bandiera smetterà presto quando gli effetti di una nuova politica protezionistica colpiranno imprese e lavoratori in Europa e qui nel nostro Paese' (AGI - Agenzia Italia)

Australia Per l’Australia, alleata degli Stati Uniti, “una vittoria di Trump solleverebbe molti interrogativi”, ha scritto il giornalista australiano Ben Doherty per The Guardian. (Radio Bullets)

Ma l'America resterà un Paese in affanno

"L'elezione di Trump negli Stati Uniti, per la segretaria del Pd Elly Schlein "è una brutta notizia per l'Europa e una brutta notizia per l'Italia. Lo ha detto rispondendo ai giornalisti nel corso di una sua visita a Terni. (la Repubblica)

Il Covid, che pure il Tycoon aveva affrontato (a modo suo) non è stato che un antipasto degli stravolgimenti che abbiamo dovuto fronteggiare dal 2020 in poi. Ancora più che l'America, si è modificato il mondo rispetto al primo mandato di Donald Trump (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Pulsanti del panico» distribuiti nelle sezioni elettorali degli Stati più «caldi». Snipers, cecchini dell’Fbi, sui tetti dei seggi più a rischio. (Corriere della Sera)