Sciopero auto, la piazza è piena: «Uniti si vince»
Partito sotto la pioggia e finito con il sole, il corteo per lo sciopero generale unitario dell’automotive è stato indubbiamente un successo. Ventimila lavoratori sono arrivati a Roma da tutta Italia, sfilando nel classico tracciato da piazza Barberini a una piazza del Popolo delimitata dai modelli di auto prodotte in Italia. «Sempre meno e senza nuovi modelli», denunciano Fim, Fiom e Uilm che ieri hanno suggellato nazionalmente la ritrovata unità dopo i decenni di profonde spaccature dovute all’era Marchionne. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo sciopero unitario, indetto da Fim-Cisl, Fiom e Uilm, è iniziato questa mattina presto a Piazza Barberini, con un corteo che ha attraversato le strade della capitale per giungere a Piazza del Popolo, dove si sono riunite, secondo i conteggi delle sigle, almeno 20 mila persone provenienti da tutta Italia (Quattroruote)
Anche la segretaria del Pd Elly Schlein era presente alla manifestazione indetta a Roma da Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil: "C'è molta preoccupazione per il futuro di un settore molto importante come l'automotive - ha affermato - chiediamo impegni chiari e concreti. (La Stampa)
“Oggi il governo qui non c'è. Meloni è stata in Parlamento l'altro giorno, non ha parlato specificamente di Stellantis. Eppure io non vedo gli operai contenti. Perché l'Istat ha appena detto che le famiglie con gli operai in povertà assoluta sono aumentate, e quando adesso andremo a leggere le detrazioni fiscali, il taglio che viene fatto alle detrazioni fiscali, sarà ancora peggio. (Il Sole 24 ORE)
Oltre 20mila persona nelle piazze di Roma per manifestare in favore dell'occupazione e con l'obiettivo di rilanciare l'industria dell'automotive in Italia, con particolari riferimenti ai siti Stellantis. (ilmattino.it)
Rindone, cosa la … (La Repubblica)
Scontro sullo sciopero dell’auto. A Roma circa 20 mila persone sono scese in piazza per chiedere al governo un rilancio della politica industriale nel settore automotive e a Stellantis di «cambiare marcia». (Milano Finanza)