Elezioni Usa 2024: il ruolo dei deepfake sui social media
No, Taylor Swift non ha sostenuto l'ex presidente Donald Trump lo scorso weekend. Ryan Reynolds non è stato fotografato con una maglietta pro-Kamala Harris. E il Communist Party USA non ha mai appoggiato la campagna (ormai conclusa) del presidente Joe Biden. Queste falsità hanno da tempo giocato un ruolo nella politica, ma con l'ascesa e la facile accessibilità degli strumenti di intelligenza artificiale, capaci di creare immagini o video falsi in pochi istanti, il problema si è aggravato. (Panorama)
Su altre fonti
Le accuse di Trump sono state rapidamente smentite da fonti locali, come il sito di notizie MLive, che ha riportato che il comizio all’aeroporto di Detroit Metro ha attirato circa 15.000 persone, con la folla che si estendeva fino alla pista. (Il Sole 24 ORE)
Dopo il post molti utenti hanno criticato Musk: quando ha acquistato Twitter aveva detto che la piattaforma sarebbe rimasta neutrale. Elon Musk ha pubblicato su X una foto di Kamala Harris vestita come una dittatrice comunista. (Fanpage.it)
Sono ancora le immagini generate con l’intelligenza artificiale a tenere banco durante la campagna elettorale americana. (La Stampa)
E pensare che fino a poche settimane fa il patron di X, Elon Musk, si era detto disponibile ad accoglierla per un confronto live su X come fatto con Donald Trump. Il Ceo di Tesla ha cambiato decisamente registro, divenendo uno dei più accesi sostenitori del candidato repubblicano, arrivando perfino a utilizzare l’AI per attaccare la vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris (StartupItalia)
Da una parte Elon Musk, che usa l’intelligenza artificiale per generare una falsa immagine di Kamala Harris con la divisa da dittatrice comunista, postata sulla sua piattaforma X; dall’altra i critici del fondatore di Tesla, che gli rispondono con un’immagine altrettanto falsa di lui vestito da nazista. (la Repubblica)