Si chiude il vertice dei Brics in Russia, Putin: in Medio Oriente rischio guerra totale
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Durante la sessione plenaria del vertice Brics in corso a Kazan, in Russia, il presidente russo Vladimir Putin, dopo aver criticato i bombardamenti israeliani su Gaza e il Libano, ha affermato che Mosca "si è sempre opposta e si oppone a qualsiasi azione terroristica" PUBBLICITÀ La situazione in Medio Oriente è drasticamente peggiorata e mette la regione sull'orlo di una guerra totale. Lo ha detto nel suo intervento dell'ultimo giorno di lavori del vertice dei Brics a Kazan il presidente russo Vladimir Putin. (Euronews Italiano)
Ne parlano anche altri giornali
Kazan, 24 ott. Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha condannato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, composto da 15 nazioni, per non essere riuscito ad affrontare il conflitto in Medio Oriente (il Dolomiti)
Il documento, sottoscritto anche dai gruppi M5S e Uniti per Alessandra Todde, propone la Sardegna come sede per una conferenza di pace in Medio Oriente. Cagliari. (SARdies.it)
Kazan, 24 ott. - Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha condannato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, composto da 15 nazioni, per non essere riuscito ad affrontare il conflitto in Medio Oriente (Il Sole 24 ORE)
Intanto continuano le bombe in Libano dove nelle ultime 24 ore sono morte 28 persone. Il presidente russo, Vladimir Putin, parlando durante il vertice dei Brics a Kazan, ha detto che il Medioriente è sull'orlo di una guerra totale, e che la soluzione per il conflitto a Gaza è la “creazione di uno Stato palestinese indipendente”. (Tiscali Notizie)
Il presidente cinese Xi Jinping ha ribadito oggi alla riunione BRICS annuale a Kazan, in Russia, la richiesta di un cessate-il-fuoco a Gaza e il rilancio di un piano di pace per la soluzione a due stati della questione palestinese. (il Dolomiti)
Ribadisce con fermezza e razionalità il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha invitato i membri dei Brics a sostenere la Turchia in un’iniziativa presentata da Ankara presso le Nazioni Unite “per fermare la vendita di armi verso Israele”. (Avanti Online)
