Sean "Diddy" Combs. Netflix distribuirà la docuserie di 50 Cent sulle accuse di violenza al rapper

Netflix sta producendo una docuserie di Curtis “50 Cent” Jackson sulle accuse di traffico sessuale e racket, nonché sulle accuse di violenza sessuale e abusi mosse contro Sean “Diddy” Combs. Alexandria Stapleton dirigerà il progetto. «Questa è una storia dal grande impatto umano. È una narrazione complessa che abbraccia decenni, non solo i titoli dei giornali o gli spezzoni visti finora», hanno dichiarato 50 Cent e Stapleton in una dichiarazione esclusiva a Variety (SentireAscoltare)

Su altri giornali

A rivelarlo è Ariel Mitchell-Kidd, legale di una donna che accusa il 54enne di violenza sessuale. Una persona di «alto profilo» sarebbe protagonista di un video «pornografico» insieme a Sean "Diddy" Combs, il produttore discografico arrestato lo scorso 16 settembre a New York. (ilmessaggero.it)

“No perché giocano bene, sono la rivelazione, a detta di tutti, del campionato. La classifica però comincia ad essere preoccupante. Dispiace per Pecchia, che era tra i papabili nomi prima dell’arrivo di Conte. (Terzo Tempo Napoli)

Al momento il rapper e producer è rinchiuso in un carcere di New York per traffico sessuale ed estorsione, tenuto sotto stretta sorveglianza per paura possa uccidersi e senza la possibilità, negata dal tribunale, di attendere il processo a casa su cauzione. (Open)

Il documentario di 50 Cent su Netflix

E sono tanti, tantissimi i nomi che sarebbero coinvolti in uno scandalo che, al momento, avrebbe solo scoperchiato il vaso di Pandora. Tra questi, riporta il discografico Marion Hugh Suge Knight nel podcast PDB, potrebbe esserci anche Jennifer Lopez. (Il Fatto Quotidiano)

L'accusa si lega a più denunce di abusi, stupri, favoreggiamento della prostituzione e traffico sessuale arrivata dalla sua ex compagna Cassie. Diddy. (ilmessaggero.it)

Il rapper amricano 50 Cent ha annuncato di star producendo con Netflix una docuserie sulle accuse di traffico sessuale, racket, violenza sessuale e maltrattamenti contro Puff Daddy. (QUOTIDIANO NAZIONALE)