Liste d'attesa, a Viterbo solo la metà delle visite e degli esami garantiti nei tempi. Ma nel resto del Lazio va peggio
Una sanità in chiaro scuro quella che emerge dal monitoraggio delle liste d’attesa effettuato dalla Regione Lazio. Un sistema che, sulla base del principio di trasparenza, vuole controllare l’andamento dei tempi in cui le varie prestazioni vengono erogate nelle diverse Asl, pubblicato settimanalmente sul portare "Salutelazio". E da cui emerge che ci sono esami per i quali nel Viterbese le attese vanno ben oltre i termini di legge. (ilmessaggero.it)
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Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo Klaus Davi 05 novembre 2024 (Liberoquotidiano.it)
Barcellona e la Catalunya sono cadute da ieri mattina nella trappola di Dana. Il copione è di fatto quello dei giorni scorsi della Comunidad Valenciana: piogge battenti, forte vento e allagamenti. L'unica differenza, non trascurabile, è che i catalani sono stati avvisati per tempo (fin da domenica mattina tramite whatsapp) dell'arrivo della violenta perturbazione. (il Giornale)
Di buon mattino l’avviso che Dana si stava spostando più a nord di Valencia, nella provincia di Barcellona. Questa volta l’alert sui cellulari è arrivato in largo anticipo: «Previste piogge torrenziali, state lontani dai corsi d’acqua». (Corriere della Sera)
Se i danni erariali non vengono risarciti, pagheranno i cittadini, privati di servizi garantiti dalle risorse pubbliche e destinatari di un probabile aumento della pressione fiscale”. “Non siamo preoccupati per noi ma per le risorse dei cittadini, che potrebbero non essere adeguatamente tutelati laddove venissero approvate alcune disposizioni contenute nella proposta di legge. (Il Fatto Quotidiano)
"La Serie A non è contenta, tanto che nessuno ha approvato il piano di Gravina: otto hanno votano contrario, 12 astensione. Le società si riuniranno il 22 novembre per valutare se impugnare il regolamento assembleare e procedere a un braccio di ferro a colpi di carte bollate. (CalcioNapoli1926.it)
Tra i detriti la gente continua a trovare cadaveri, in tv si assiste alla lotta tra pezzi di Stato. E mentre la tempesta – quella che i metereologi spagnoli chiamano Dana – sembra lasciare finalmente la penisola iberica, le ultime immagini che fanno il giro del mondo sono quelle delle folle indignate che lanciano fango contro tutte le autorità spagnole: Stato, monarchia, autonomia locale. (il manifesto)