Hacker, cosa non torna: vogliono oscurare Striano

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il Giornale INTERNO

«Quando spunta il Mossad vuol dire che siamo alla frutta», ridacchia un vecchio giornalista. Adesso che il polverone sollevato lentamente si adagia sui quotidiani, i contorni della spy story milanese che emergono tra informative e ordinanze si fanno un po' più chiari. O forse no. Che ci sia un suk di dati sensibili è pacifico: se indagini (ancora in corso) e processi ne confermassero la gravità, i comportamenti di uomini con o senza più la divisa sarebbero imperdonabili. (il Giornale)

Su altre fonti

C’era una cintura istituzionale ad assicurare protezione alla banda di cyber-spie individuata dall’inchiesta della procura di Milano. Lo dicono gli inquirenti. Servizio di Leonardo Possati Caso dossieraggio, spiato anche Jacobs. (TV2000)

Quello che emerge, spiegano gli inquirenti, è "un quadro inquietante fatto di connessioni e rapporti oscuri che permetteranno di aggiungere tasselli importanti a vicende che hanno segnato la storia recente del nostro Paese". (Adnkronos)

Mentre il Senato accelera sulla proposta di una commissione monocamerale di inchiesta parlamentare sul dossieraggio, emergono altri inquietanti sviluppi sulla banda di Milano che spiava politici, aziende, sportivi e che poteva vantare su un archivio sterminato in cantina «grande quanto il Duomo». (Liberoquotidiano.it)

Il particolare è contenuto in una conversazione captata il 30/09/2022 negli uffici di via Pattari. Nelle circa quattromila pagine di informativa che ha portato il gip Fabrizio Filice ad emettere quattro custodie cautelari e sei interdittive emerge anche quello che può essere definito “il manifesto“ del gruppo di via Pattari 6. (IL GIORNO)

"Non m… (La Repubblica)

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