Le Borse puntano su UniCredit-Commerzbank

La scalata di UniCredit su Commerzbank comincia a dare i primi frutti. Dopo il muro dei giorni scorsi da parte dei sindacati, dei vertici della banca e del governo di Berlino, la nuova numero uno in pectore di Commerzbank Bettina Orlopp, che assumerà la guida del gruppo dal 1 ottobre, ha mostrato ieri un atteggiamento più accomodante e ha annunciato che oggi terrà un primo giro di colloqui con gli italiani. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altri media

A che punto è il dossier Unicredit-Commerzbank? il punto di Luca Picotti, avvocato e autore di “La legge del più forte” La scelta del governo, azionista di maggioranza, di non cedere più quote, politica ma legittima. (Start Magazine)

Il portavoce del cancelliere tedesco Olaf Scholz, in una conferenza stampa, ha chiarito che non si è parlato della scalata a Commerzbank da parte di Unicredit nella telefonata intercorsa con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e che le affermazioni del cancelliere tedesco riguardo l'ostilità della scalata “non si riferivano al governo italiano ma ovviamente alla banca” di piazza Gae Aulenti. (TGR Lombardia)

Ultim'ora news 26 settembre ore 12 Dopo giorni di confronto a distanza, partono le trattative tra Unicredit e Commerzbank. Venerdì 27 il ceo designato della banca tedesca, Bettina Orlopp, terrà un primo giro di colloqui con Unicredit, salita al 9% del capitale e con in mano equity swap per un ulteriore 11,5%. (Milano Finanza)

Commerzbank vede utili per 3,6 miliardi al 2027. Domani i primi incontri con Unicredit

ROMA Unicredit e Commerz al primo appuntamento. Parte piano anche la neo ceo di Commerzbank Bettina Orlopp che ha … (la Repubblica)

E la notizia ha messo le ali ai due titoli, con Unicredit che ha toccato oggi, giovedì 26 settembre, un nuovo massimo (39,70, +4,8%) e Commerz la vetta dal 2011 (16,3 euro, +6,8%). (Corriere della Sera)

Commerzbank, seconda banca tedesca e “preda” di Unicredit, si attende un significativo aumento dei profitti da qui al 2027, anno in cui l’utile dovrebbe superare i 3 miliardi di euro. I primi due al momento sono Unicredit, al 9% ma con opzioni per salire fino al 21% e lo Stato tedesco con il 12%. (Il Fatto Quotidiano)