Venezia 81 – The Brutalist. Incontro con Brady Corbet e il cast
Il regista e attore statunitense Brady Corbet ha presentato oggi, in conferenza stampa assieme al cast, il suo ultimo film intitolato The Brutalist, in concorso a Venezia 81. Si tratta del terzo lungometraggio girato da Corbet e della sua terza partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia: i suoi due film precedenti (L’Infanzia di un Capo e Vox Lux) erano infatti passati entrambi nelle precedenti edizioni del festival, confermando il rapporto solidale del regista americano con la kermesse veneziana. (Sentieri Selvaggi)
La notizia riportata su altri giornali
La sua lunghezza, di circa 3 ore e mezza, è però funzionale allo sviluppo della vicenda, che riporta decenni di vita di un architetto ungherese, personaggio di finzione, sopravvissuto all'Olocausto. (Radio Italia)
CARRARA – Carrara va a Venezia e ci va sulle ali del suo bianco marmo apuano. Non solo Brad Pitt e George Clooney o Tim Burton e Monica Bellucci o ancora Peter Weir ed Ethan Hawke: c’è un film al Festival cinematografico di Venezia che ha già conquistato parte della critica. (La Voce Apuana)
Per capirci, in poche righe: l’architetto László Toth nel ‘47 arriva in America dove sarà raggiunto dalla moglie Erzsébet e dalla nipote, che è voce narrante a inizio e fine film, prima da un campo di concentramento e infine dalla prima Biennale architettura del 1980. (Elle)
Brady Corbet è riuscito a fare una cosa rara: un grande film in cui l’architettura è al centro e come protagonista c’è un architetto, interpretato da Adrien Brody, una figura ispirata a Breuer, Kahn e Rudolph. (Domus IT)
#articoli In seguito alla visione di The Brutalist, opera terza di Brady Corbet, si è verificato un fatto assai strano nella redazione di CineFacts.it. (CineFacts)
Se in questi giorni avete seguito la discussione sulla Mostra del Cinema di Venezia, sapete che i critici hanno già deciso il film che vincerà il Leone d’oro: è The Brutalist di Brady Corbet, descritto con aggettivi quali “monumentale” e “capolavoro” da tutti quelli che hanno avuto la fortuna di assistere alla prima andata in scena nella Sala del Lido. (Rivista Studio)