Fiorella Mannoia: «Oggi c’è solo frivolezza, io sono stata ribelle. Come quando ho sposato mio marito più giovane di 26 anni»
«Se oggi nella musica c’è più obbedienza o disobbedienza? Dico una cosa: quando ero adolescente, negli Anni ’70, la mia generazione ascoltava Fabrizio De André, Francesco De Gregori, Bob Dylan, Leonard Cohen. Oggi i testi mi lasciano basita. C’è frivolezza. Non capisco come le nuove generazioni non siano preoccupate o indignate e come non lo raccontino nelle canzoni», dice Fiorella Mannoia. Il suo nuovo album la rossa interprete romana, 70 anni compiuti lo scorso aprile, ha deciso di intitolarlo così, Disobbedire. (ilmessaggero.it)
Su altre fonti
Impegnata in prima linea per sostenere la dignità femminile e il diritto a essere protetti dalla Stato dopo disastri naturali, come per l’Abruzzo e l’Emilia Romagna. È sopratuttto una donna impegnata. (ilmessaggero.it)
“Quando mi ha fatto sentire la versione senza l’autotune, mi mancava”, ha infatti ammesso. Inizialmente, l’interprete era sorpresa e perplessa (“Ma che è?! L’autotune?!”), successivamente ha approvato, anzi ha capito che fosse fondamentale. (Radio Italia)
“Un inno alla libertà che spinge a riflettere sul valore dell'indipendenza e dell’autenticità in un mondo sempre più conformato”, ha spiegato l’artista romana: lo porterà in scena insieme alle sue tante hit – rivestite per l’occasione da preziose quanto variegate, intime sfumature – sabato 23 novembre al Carlo Felice di Genova, nell’ambito della tournée teatrale “Fiorella Sinfonica-Live con Orchestra”. (La Repubblica)
All’ipocrisia e all'omologazione preferite il diritto di disobbedire. “Io parto dal presupposto che l’umanità si sia evoluta grazie ai disobbedienti, a cominciare da Eva - dice la cantante -. (Adnkronos)