Fast Animals and Slow Kids: «L’emotività al tramonto dei 30 anni. Sanremo? Una fotografia che ci appartiene»
Fast Animals and Slow Kids – Foto di Andrea Venturini Sono passati tre anni da “È già domani” e i Fast Animals and Slow Kids sono tornati con “Hotel Esistenza”, un disco «contemporaneo» composto da 11 canzoni che aiutano a riflettere «su quello che siamo noi adesso». Dall’amore alla nostalgia, dalle «case a Ventotene» agli 883 fino al Festival di Sanremo. Aimone, Alessandro, Jacopo e Alessio si raccontano «al tramonto dei trent’anni». (End of a Century)
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Tempo di nuova musica per i Fast Animals and Slow Kids, fuori con l’album “Hotel esistenza”, disponibile per Woodworm in licenza esclusiva M.A.S.T./Believe dallo scorso venerdì 25 ottobre. Tre anni di lavoro per un disco che racconta di vita, affrontando temi come il cambiamento, la fuga e il ritorno a casa. (Recensiamo Musica)
Una strada che ha condotto sino a qui, a oggi, giorno dell’uscita di Hotel esistenza. A tre anni dal loro ultimo lavoro in studio, il disco rappresenta una tappa significativa nel percorso artistico e personale della band. (HEYJUDE)
In Hotel Esistenza la band capitanata da Aimone Romizi guarda ai War On Drugs e ai “soliti” Killers per confezionare dodici tracce cantate e suonate a pieni polmoni, racchiudendo “gli ultimi tre anni delle loro vite, tra cambiamenti e cose che non cambieranno mai” – un lavoro introspettivo, come lo definiscono loro stessi. (SentireAscoltare)
Alla fine la tracklist potrebbe aiutarci a orientarci, è un viaggio in ogni singola stanza che contiene una serie di sentimenti che approfondiamo in maniera personale. Riflettiamo sugli opposti, spesso scriviamo canzoni che paiono dialoghi e dunque ci sta la percezione di canzoni che sono conversazioni. (Sky Tg24 )
Fare rock in Italia senza Sanremo (per ora), talent, polemichette. Intervista: il nuovo album ‘Hotel Esistenza’, il rock alternativo, De André e i Nirvana, la loro diversità in un mondo in cui ogni cosa è eccezionale. (Rolling Stone Italia)
Ritrovarsi nei testi delle canzoni sembra scontato, ma non lo è. Un disco che racconta gli ultimi tre anni delle loro vite, ma che riesce a raccontare un po’ anche le nostre, tra domande, dubbi, relazioni e ragionamenti sul futuro. (MOW)