Esplosione in un deposito Eni a Calenzano (Firenze), A1 chiusa e stop ai treni. Allertati gli ospedali, diverse persone ustionate

Un'esplosione è avvenuta in un deposito a Calenzano (Firenze). La colonna di fumo è visibile anche dai comuni vicini, sul posto il sistema di regionale di emergenza sanitaria, vigili del fuoco e forze dell'ordine. Lo rende noto il presidente della Regione Toscana sui social. L'esplosione è stata avvertita anche in centri distanti dal luogo dove è avvenuta. Diverse persone ustionate Diverse persone sono rimaste ustionate nell’esplosione e sono state trasportate anche in ospedali fuori regione Ospedale Careggi attiva piano massiccio afflusso feriti In conseguenza dell'esplosione nell'area della raffineria Eni a Calenzano il policlinico di Careggi ha attivato il piano di massiccio afflusso, in previsione di un massiccio arrivo di feriti. (La Repubblica Firenze.it)

Ne parlano anche altre testate

L'esplosione a un deposito Eni a Calenzano ha rimandato, anche in Friuli Venezia Giulia, all'inventario degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, di cui il sito toscano fa parte. Un inventario che ne conta 975 in Italia. (ilgazzettino.it)

Si muove attorno a questa ipotesi l’inchiesta della procura di Prato sull’incidente al deposito Eni di lunedì 9 dicembre, incidente in cui sono morte 5 persone e 29 sono rim… Ma, forse, hanno toccato quello che non dovevano. (La Repubblica Firenze.it)

I nomi dei cinque lavoratori sono stati accolti da un lungo applauso e da un minuto di raccoglimento. Di fronte alla sede del Comune di Calenzano, nel giorno dello sciopero indetto da Cgil Firenze, Cisl Firenze Prato e Uil Firenze, il dolore si è unito al grido di chi non vuole più accettare il rischio di non tornare più a casa. (La Repubblica Firenze.it)

Calenzano, il titolare della ditta dribbla le domande: “Non so di che cosa state parlando”

Una circostanza che, per i … (Il Fatto Quotidiano)

Quei lavori potevano essere svolti mentre l’impianto di erogazione dei carburanti era in funzione? E ancora, nel caso le procedure lo consentissero: chi doveva garantire che si svolgessero in sicurezza? Per rispondere a queste domande la Procura di Prato ha sequestrato nelle ultime 48 ore documenti, e-mail, corrispondenza e chat tra Eni - a cui hanno fatto visita i carabinieri in diverse sedi in tutta Italia - e l’azienda che si occupava della manutenzione straordinaria, la Sergen srl di Potenza. (ilgazzettino.it)

«Profondo cordoglio per tutte le vittime. Firenze — «Non so di cosa sta parlando la saluto» si limita a dire interpellato da Repubblica sull’esplosione al deposito Eni Giacomo Dandrea. (La Repubblica Firenze.it)