Concordato preventivo biennale, pronta la sanatoria precompilata nel cassetto fiscale

Arriva la sanatoria precompilata: il servizio offerto dall’Agenzia delle Entrate permette di effettuare il calcolo del ravvedimento speciale collegato al concordato preventivo biennale. Il nuovo strumento serve per regolarizzare eventuali omissioni dichiarative. La sanatoria precompilata è a disposizione del contribuente direttamente nel suo cassetto fiscale: è costituita da una tabella per calcolare l’imposta sostitutiva da versare per poter aderire al ravvedimento speciale, il condono che serve a regolarizzare i redditi non dichiarati nel periodo compreso tra il 2018 ed il 2022. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri media

La decisione è stata determinata dalle richieste rimaste inascoltate, più volte reiterate al Governo, di un provvedimento di proroga del termine del 31 ottobre 2024 per l’adesione da parte dei contribuenti alla proposta di concordato preventivo biennale formulata dall’Agenzia delle Entrate. (Italia Oggi)

Ravvedimento tombale dentro il concordato preventivo biennale: facciamo un esempio pratico per comprendere il meccanismo di funzionamento e, soprattutto, la convenienza fiscale di questo strumento Se n’è parlato moltissimo in questi giorni ed è quindi l’ora di passare a qualche simulazione di calcolo, finalizzata sia a comprendere il meccanismo di funzionamento che a valutare la convenienza di questa nuova opportunità (di base chi scrive è contrario a ogni forma di condono fiscale, tuttavia dobbiamo parlare di opportunità in senso letterale rispetto a chi potrà aderire a questo strumento). (Informazione Fiscale)

Il Prospetto messo a disposizione dall'Amministrazione finanziaria, per l'adesione al regime del ravvedimento, per alcuni contribuenti, non è completo con i dati del quinquennio 2018-2022. (MySolution)

Per i forfetari le cause ostative 2023 non ostacolano l’accesso al CPB

Per il primo periodo d’imposta di adesione al concordato (2024) il contribuente può calcolare l’acconto da versare secondo due criteri: con il metodo storico, con una maggiorazione del 10% ai fini IRES e del 3% ai fini IRAP della differenza tra il reddito concordato e il valore della produzione concordato e quanto dichiarato per il periodo precedente, oppure secondo il metodo previsionale, calcolando la seconda rata di acconto come differenza tra l'acconto complessivamente dovuto in base al reddito concordato e al valore della produzione netta concordato e quanto versato con la prima rata calcolata secondo le regole ordinarie. (Ipsoa)

Al contrario via libera all’utilizzo dello scudo per quei soggetti che, ora Isa, avevano invece uno o più anni d’imposta del quinquennio “ravvedibile” in regime forfettario; in questo caso la possibilità di utilizzare lo scudo è relegata però alle annualità con indici sintetici di affidabilità fiscale applicati. (Italia Oggi)

Nel corso della giornata di ieri l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una nuova tornata di risposte alle FAQ in tema di concordato preventivo biennale; i chiarimenti si aggiungono a quelli diffusi lo scorso 8 ottobre, prendendo in considerazione alcune fattispecie particolari. (Eutekne.info)