Le auto elettriche potrebbero prendere fuoco a causa dell’uragano Helene

Le auto elettriche potrebbero prendere fuoco a causa dell’uragano Helene
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ClubAlfa.it ECONOMIA

Le ultime ore sono state drammatiche per gli Stati Uniti, specialmente per la Florida, che sta subendo le conseguenze dell’uragano Helene. Uragano che nella serata di giovedì ha iniziato a colpire la Florida con venti di 225 km/h provocando per ora 64 morti e danni per miliardi di dollari. Tra questi danni ci sono anche quelli che potrebbero interessare le auto elettriche. Le autorità statunitensi, infatti, avvisano che le auto elettriche travolte da acqua salata potrebbero prendere fuoco. (ClubAlfa.it)

Ne parlano anche altri media

L'uragano Helene, nella parte orientale e sudorientale negli Stati Uniti, ha provocato almeno 93 vittime, mentre milioni di americani in dieci stati sono ancora senza corrente. Almeno 25 persone sono morte nella Carolina del Sud, 17 in Georgia, 11 in Florida, almeno 37 nella Carolina del Nord, 30 dei quali nella sola contea di Buncombe, due in Tennessee e una in Virginia. (L'Unione Sarda.it)

e dei sistemi alimentari in Africa. protagonisti del cambiamento nell'agricoltura e nei sistemi (Tuttosport)

L’uragano Helene devasta il sud degli Stati Uniti: almeno 95 morti, 2 milioni di persone senza elettricità L’uragano ha investito sei stati del Sud Est, spostandosi verso nord: l’area più colpita è il North Carolina. (Fanpage.it)

Impresa straordinaria: drone marittimo si avventura nell’Uragano Helene

Reuters Con venti fino a un massimo di 225 chilometri all'ora, Helene ha ucciso almeno undici persone soltanto in Georgia tra cui due a causa di un tornado, ma molte altre, come riferisce il governatore Brian Kemp, sono ancora intrappolate nelle case distrutte. (Avvenire)

Molte città degli Stati Uniti, infatti, stanno vivendo momenti di grande paura a causa del devastante uragano Helene. (Il Fatto Quotidiano)

Un drone marittimo senza equipaggio ha compiuto un’impresa straordinaria, immergendosi nel cuore dell’uragano Helene, che si stava intensificando nel Golfo del Messico orientale, per raccogliere dati scientifici cruciali a poche ore dall’impatto previsto sulla costa della Florida (MeteoWeb)