Io sono la fine del mondo, recensione: il film di Angelo Duro è un bluff a carte scoperte

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Una cattiveria che si aggancia a una scorrettezza solo teorica: senza fermarci al letterale, quello di Gennaro Nunziante è un film amaro e asettico, in cui l'anti-comico siciliano diventa corpo estraneo rispetto alla sceneggiatura stessa. In sala. Raro, rarissimo che la stampa non veda un film prima dell'uscita (quando accade, il più delle volte è perché il film è estremamente scadente). Dunque, consapevolmente, raccogliamo coraggio e scegliamo di andare a vedere Io sono la fine del mondo in un multiplex di Roma, consci di affrontare una platea (quella vera) che rumoreggia, si distrae, parla ad alta voce: la cosiddetta pancia del paese, nonché giudice ultimo e insindacabile che decreta il successo o l'insuccesso di un film. (Movieplayer)

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Il panorama cinematografico italiano si arricchisce di nuove pellicole che stanno dominando il botteghino. Altri titoli come “Sonic 3 – Il Film” e “Mufasa: Il Re Leone” mantengono vivo l’interesse del pubblico. (SofiaOggi.com)