Primo venerdì di preghiera in Siria dalla caduta di al-Assad

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Il leader dell'Hts Ahmad al-Sharaa ha invitato i siriani a celebrare pacificamente la caduta di Bashar al-Assad nelle piazze, chiedendo loro di astenersi dall'uso di armi da fuoco PUBBLICITÀ I siriani si sono riuniti nella capitale Damasco per la prima preghiera del venerdì dopo la caduta del presidente Bashar al-Assad, avvenuta quasi una settimana fa. Il leader di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), il gruppo ribelle che ha conquistato la capitale, si è unito alle preghiere e ha esortato la popolazione a festeggiare pacificamente. (Euronews Italiano)

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Prosegue a ritmi serrati la transizione politica in Siria con intense consultazioni per l'assegnazione dei vari ministeri nel governo a interim, guidato da Muhammad Bashir , espressione della coalizione armata islamista di Hayat Tahrir ash Sham (Hts) , incarnata nel Comandante militare Ahmad Sharaa (Jolani) e da anni iscritta dagli Stati Uniti e dall’ Unione Europea nella lista delle organizzazioni terroristiche . (Gazzetta del Sud)

Il leader siriano ha anche chiesto agli altri Paesi di consegnare alle nuove autorità “tutti i criminali fuggiti affinché possano essere tradotti davanti alla giustizia”. Roma, 11 dic. (Agenzia askanews)

Damasco, 13 dic. - Una enorme folla a Damasco ha risposto all'appello dei nuovi governanti della Siria che hanno chiesto ai cittadini di celebrare "la vittoria della rivoluzione". Oltre mezzo secolo di regime della famiglia Assad è bruscamente finito domenica scorsa con l'offensiva lampo guidata dal gruppo islamista Hayat Tahrir al Sham (HTS), guidato da Abu Mohammed al-Jolani da nord a sud del paese in pochi giorni. (Il Sole 24 ORE)

La folla in piazza a Damasco risponde all'appello dei nuovi governanti

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Da un lato, quindi, le rassicurazioni. Quelle del nuovo regime di Damasco, guidato da Mohammed al-Jolani. Che ieri ha invitato i governi stranieri a «non preoccuparsi della situazione in Siria. La gente è stremata dalla guerra e il Paese non è quindi pronto a entrare in un'altra guerra. (il Giornale)

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