La guerra a Gaza continua anche dopo la morte di Sinwar, il capo di Hamas

La morte di Yahya Sinwar, il capo di Hamas ucciso giovedì 17 ottobre in un raid israeliano, rappresenta un duro colpo per il gruppo palestinese, ma non porrà fine alla guerra nella Striscia di Gaza, che va avanti da più di un anno. Lo scrive la Bbc, citando la dichiarazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che ha confermato l'impegno del suo governo a continuare le operazioni militari finché tutti gli ostaggi nelle mani di Hamas non saranno riportati a casa. (WIRED Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Le mie sincere condoglianze e grandi benedizioni al movimento di Hamas e al caro popolo palestinese per il grande leader Yahya Sinwar che riceve la medaglia del martirio", ha scritto un portavoce del gruppo ribelle degli Houthi su X, aggiungendo che "Gaza e la causa palestinese sono destinate alla vittoria, non importa quanto grandi siano i sacrifici". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La conferma è arrivata dalla polizia israeliana, con un comunicato ufficiale, nel pomeriggio di giovedì 17 ottobre, dopo che una serie di notizie avevano iniziato a circolare sui social media e che l'esercito israeliano aveva detto di dover «verificare» la possibilità. (Corriere della Sera)

Una guerra che secondo loro "non è condotta per difendere Israele e liberare gli ostaggi, Bibi vuole prolungare a oltranza il conflitto per restare al potere ed evitare i processi nei quali è coinvolto". (Il Giornale d'Italia)

Cosa succede ora dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar

L'uomo dall'aria “stanca” sembrerebbe anche “ferito”. Su una poltrona è seduto un uomo, ha il volto coperto forse da una kefiah ed ha in mano un bastone. (Il Giornale d'Italia)

Il capo di Hamas ucciso in uno scontro a fuoco a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza (LAPRESSE)

L'uccisione di Yahya Sinwar può rappresentare un punto di svolta per il conflitto. (Fanpage.it)