Dopo 5.000 anni gli scienziati hanno scoperto perché è nata Stonehenge: "Potrebbe rivoluzionare la percezione che abbiamo avuto finora"

Dopo decenni di studi e ricerche, degli studiosi avrebbero capito il motivo della costruzione di Stonehenge. L’imponente circolo di pietre è nato circa 5.000 anni fa e la sua funzionalità è da sempre stata al centro del dibattito accademico. C’è chi sosteneva fosse un luogo di sepoltura e chi affermava fosse stato pensato per misurare il tempo. Tra congetture più o meno probabili, quella realizzata dagli scienziati dell’University College di Londra e dell’Università di Aberystwyth, “potrebbe rivoluzionare la percezione che abbiamo attribuito a Stonehenge fino ad ora”, come sottolinea il Daily Mail (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Migliaia di persone hanno assistito all'alba nel sito archeologico britannico di Stonehenge per celebrare la festa pagana del solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno nell'emisfero... (Virgilio)

I partecipanti si riuniscono a Stonehenge per la tradizionale celebrazione dell'emisfero settentrionale del solstizio d'inverno, il giorno più corto dell'anno in termini di ore diurne. Nello straordinario sito neolitico della Gran Bretagna si sono radunate migliaia di persone, "druidi moderni" che celebrano riti a metà tra la rievocazione storica e folklore. (il Dolomiti)

Ing. Pandya. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Svelato il mistero di Stonehenge, le pietre simboleggiavano l’unità degli antichi popoli britannici

Molti partecipanti si sono riuniti a Stonehenge, in Inghilterra, per la tradizionale celebrazione dell'emisfero settentrionale del solstizio d'inverno, il giorno piu' corto dell'anno in termini di ore diurne. (Tiscali Notizie)

Molti partecipanti si sono riuniti a Stonehenge , in Inghilterra, per la tradizionale celebrazione dell’emisfero settentrionale del solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno in termini di ore diurne. (Il Fatto Quotidiano)

Lo afferma una ricerca di studiosi della University College London (Ucl) e dell’università di Aberystwyth, pubblicata sulla prestigiosa rivista accademica Archeology International e anticipat… (la Repubblica)