"Crimini di guerra, non prendiamo ordini da Israele". L'affondo di Crosetto dopo l'attacco alle basi Unifil

Crimini di guerra, non prendiamo ordini da Israele. L'affondo di Crosetto dopo l'attacco alle basi Unifil
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Gli attacchi israeliani alle basi Unifil delle ultime 24 ore hanno scatenato l’ira sia dell’Onu, sia, in particolare, del governo italiano. Più di mille nostri soldati, infatti, sono schierati in Libano nell’ambito della missione delle Nazioni Unite e le Idf non hanno preso di mira solo il quartier generale dei caschi blu, ma anche le due basi gestite dai militari che si fregiano del tricolore. Il ministro della Difesa Guido Crosetto non ha usato mezzi termini nella sua condanna alle azioni dell’esercito di Tel Aviv, dichiarando in una conferenza a Palazzo Chici che " gli atti ostili compiuti e reiterati dalle forze di Israele contro la base (Unp) 1-31 potrebbero costituire crimini di guerra e rappresentano delle gravissime violazioni delle norme del diritto internazionale umanitario (il Giornale)

Su altri giornali

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha telefonato personalmente al Comandante del Settore Ovest della missione, Generale Messina, dal quale ha ricevuto un aggiornamento sulla situazione del nostro contingente impegnato in Libano (Secolo d'Italia)

«Sono stati colpiti mezzi e telecamere di sicurezza, ma nessun italiano è coinvolto nell'attacco. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in conferenza stampa a Palazzo Chigi parlando dell'attacco di oggi alle basi Unifil in Libano (ilmessaggero.it)

Dall'inizio della guerra nella Striscia di Gaza, lo Stato ebraico accusa l'Unrwa di impiegare "terroristi". (Sky Tg24 )

Il racconto dei Caschi Blu Unifil attaccati da Israele: “Hanno sparato deliberatamente su di noi. Non vogliono testimoni scomodi”

Israele ha sparato "ripetutamente" e "deliberatamente" contro le basi dell'Onu nel sud del Libano, tra cui due posizioni gestite dal contingente italiano: non ha dubbi Andrea Tenenti, portavoce di Unifil, la missione delle Nazioni Unite presente a ridosso della linea di demarcazione con Israele e di cui fanno parte un migliaio di militari italiani. (L'HuffPost)

Bruxelles – Israele adesso dichiara guerra alle Nazioni Unite. Le forze armate dello Stato ebraico, nella risposta alle organizzazioni terroristiche di Hamas e Hezbollah, sparano su tre contingenti della missione Unifil, due dei quali italiani, scatenando proteste, critiche e censure di Unione europea e Italia. (EuNews)

Impossibile scambiare gli avamposti per qualcosa di diverso: si ergono lì, in mezzo al nulla, con le grandi pareti bianche che riportano la scritta azzurra UN (United Nations). Dalla seconda, qualche chilometro in direzione ovest, si vede invece il mare. (Il Fatto Quotidiano)