Israele. “Fuoco amico sulla casa di Netanyahu”. Si combatte in Libano e a Gaza

Tre persone sono state arrestate in Israele nelle prime ore di oggi dopo che due bombe illuminanti, lanciate dal mare, sono cadute ieri nel cortile della residenza privata del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Caesarea, circa 50 chilometri a nord di Tel Aviv. Shin Bet e della polizia israeliana, hanno avviato un’indagine urgente sull’accaduto. Ma il fatto ha scatenato durissime polemiche politiche relative al “fronte interno” della guerra di Israele. (Contropiano)

Se ne è parlato anche su altre testate

Nel raid che ha colpito una casa ad Ain Qana –nella provincia meridionale di Nabatiyeh – sono rimasti uccisi cinque membri di una stessa famiglia, cioè madre, padre e i loro tre figli, riferiscono i media di Stato libanesi, che non hanno precisato le età delle vittime. (la Repubblica)

Shin Bet, 'bengala su casa Netanyahu non è protesta legittima'

Il lancio di razzi bengala da parte dei manifestanti israeliani antigovernativi contro l'abitazione privata del premier Benyamin Netanyahu è "un incidente molto grave, ben lontano da una protesta legittima. (La Gazzetta del Mezzogiorno)