L’orditoio? Ecco cos’è e come funziona: viaggio in fabbrica

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Corriere Fiorentino INTERNO

Sono gli orditoi tessili che girano, proprio come quelli in cui è rimasta uccisa Luana D’Orazio.

E’ un lavoro difficile, bisogna stare attenti perché i rulli girano a velocità forsennata.

- Video di Jacopo Storni /CorriereFiorentino Tv. Duemila metri quadrati di capannone, sette orditoi, trenta dipendenti.

Tra loro c’è Lucia Lamparelli: “Lavoro qui da 25 anni, per lavorare a un orditoio ci vuole tanta attenzione e tanta accortezza, ma per me è una passione e non mi pesa”

Fuori c’è silenzio, dentro c’è un rumore continuo. (Corriere Fiorentino)

La notizia riportata su altri giornali

Morte Luana, non c'era la protezione 'rimozione dolosa' (Di giovedì 6 maggio 2021) Non solo l'omicidio colposo ma pure il reato di "rimozione dolosa", ex articolo 437 del codice penale, della saracinesca protettiva dell'orditoio in cui è stata trascinata Luana D'Orazio, morta a 22 . (Zazoom Blog)

Ha cilindri da 400 chili - #Morte #Luana: #lorditoio #pericoli Morte di Luana: l'orditoio e i suoi pericoli. (Zazoom Blog)

Una volta terminata questa operazione, i fili vengono "scaricati" su un subbio, ossia sul grande cilindro sotto al quale è rimasta schiacciata Luana D’Orazio. L’orditoio è il macchinario che serve per costituire quella che è la prima struttura di un tessuto, ossia l’ordito. (LA NAZIONE)

Il subbio che arriva in tessitura è enorme, può arrivare a pesare anche più di 400 chili. Sono tanti gli interrogativi che in queste ore si susseguono proprio sul macchinario che ha ucciso Luana D’Orazio. (La Nazione)

Lutto cittadino lunedì a Pistoia per i funerali di Luana D’Orazio, l’operaia 22enne stritolata da un macchinario tessile. Si chiama Alberto Orlandi il fidanzato di Luana D’Orazio, la giovane operaia morta in provincia di Prato nel pomeriggio di lunedì 3 maggio (L'Occhio)

Sul posto anche gli ispettori dell’Asl, che dovranno ricostruire la dinamica della tragedia e accertare il rispetto delle norme di sicurezza all’interno dell’azienda, i carabinieri e il sindaco di Montemurlo Simone Calamai. (Gazzetta di Firenze)