L’allarme dei servizi tedeschi: da Mosca disinformazione e sabotaggi per influenzare le elezioni

Eccolo, il rapporto che tutti temevano. La Germania rischia pesanti incursioni della micidiale macchina di propaganda russa da qui alle elezioni del 23 febbraio. Il Verfassungsschutz, l’intelligence interna, ha lanciato un allarme rosso. La campagna per le elezioni politiche del 2025, le più importanti in Europa, rischia di essere inquinata “da tentativi di influenze di potenze straniere”. Dopo l… (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Il capo dei servizi di intelligence esteri tedeschi (BND) Bruno Kahl ha rivelato che alcuni alti funzionari del ministero della Difesa russo dubitano della capacità della Nato di attuare la sua clausola di "difesa reciproca" in caso di attacco. (ilmessaggero.it)

Gli attacchi ibridi contro gli alleati occidentali dell'Ucraina stanno aumentando e diversi incidenti di alto profilo sono stati attribuiti al Cremlino Il capo dei servizi segreti britannici (Mi6), ha dichiarato che la Russia sta conducendo una campagna di sabotaggio "incredibilmente sconsiderata" contro gli alleati occidentali dell'Ucraina e che i suoi agenti stanno lavorando per impedire che la situazione vada fuori controllo. (Euronews Italiano)

Il capo dell'MI6 britannico: "Mosca dietro sabotaggi in tutt'Europa" 29 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Russia, Putin mette alla prova la Nato: ipotesi di un attacco «limitato» nei Paesi Baltici

Il capo dell'MI6, Richard Moore, ha accusato il Cremlino di vasti attacchi informatici e incendiari, disinformazione e interferenze elettorali. I servizi segreti tedeschi avvertono Mosca: «La guerra ibrida può portare la Nato a invocare l'articolo 5». (Lettera43)

L'ha denunciata Richard Moore, il capo dell'Mi6, i servizi di intelligence estera britannici, in un raro discorso pubblico pronunciato all'ambasciata britannica a Parigi. Una campagna di sabotaggi in tutt'Europa, "incredibilmente spericolata". (il Dolomiti)

Secondo Kahl, l’operazione potrebbe essere giustificata come tutela delle minoranze russe, mettendo così alla prova l’efficacia dell’articolo 5 del trattato, la clausola di difesa reciproca tra gli alleati. (ilmessaggero.it)