Dai trattori alle urne: la disinformatia russa c'è ma non si vede. Il report dei Servizi segreti

Parafrasando il famoso inizio del Manifesto del Partito comunista di Marx ed Engels, un “fantasma si aggira per l’Italia”, il fantasma della “Lista Zelensky”, cioè la lista di filoputinianai che il presidente ucraino, appena ripartita Giorgia Meloni da Kiev dopo il G7, ha detto di voler rivelare e che infesterebbe a suo dire l'Italia. Anche la vedova di Navalny ha chiesto oggi, parlando all'Europarlamento, di rendere noti i nomi degli agenti russi in Europa. (L'HuffPost)

Se ne è parlato anche su altre testate

"Nel 2023 – ricorda l'Istituto superiore di sanità – c’è stato un forte aumento in tutta Europa dei casi di morbillo, riportato dall’Oms, che ha registrato lo scorso anno nel continente europeo 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. (Sardegna Reporter)

Il ruolo centrale assunto dalla tecnologia nella nostra società e il rapido sviluppo di tecnologie come l'intelligenza artificiale aumentano la superficie di attacco, offrendo nuove opportunità ad attori e minacce sempre più sofisticate. (la Repubblica)

"Nel 2023 – ricorda l'Istituto superiore di sanità – c’è stato un forte aumento in tutta Europa dei casi di morbillo, riportato dall’Oms, che ha registrato lo scorso anno nel continente europeo 21mila ospedalizzazioni e 5 morti. (Periodico Daily)

Spionaggio, cyberattacchi, disinformazione, sfruttamento dei flussi migratori per destabilizzare gli Stati: è la cosiddetta “guerra ibrida” lanciata dalla Russia «in danno dell’Italia e dell’Occidente intero». (leggo.it)

Gli anarchici continuano a rappresentare il più elevato fattore di rischio eversivo in Italia: a confermarlo è l'intelligence italiana nell'ultima “Relazione sulla politica dell’informazione per la sicurezza", presentata oggi. (Secolo d'Italia)

Proprio sul fronte interno, molto dello spazio dedicato alla questione è rivolto a quelli che il CI definisce “attivismo anarco-insurrezionalista” e “attivismo dei ristretti ambienti dell’oltranzismo marxista-leninista”, tra cui figurano i casi di mobilitazione per il caso di Alfredo Cospito, le cause “dell’ambientalismo militante” e tutti quei movimenti pacifisti di stampo anti-militarista. (L'INDIPENDENTE)