Spionaggio degli utenti attraverso Siri: Apple paga 95 milioni di dollari
Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari per risolvere una class action che l’accusa di spiare illecitamente i propri clienti. Al centro delle contestazioni c’è Siri, l’assistente vocale dell’azienda, la quale, secondo le denunce, avrebbe intercettato in modo illegittimo le conversazioni private degli utenti, inviandone le registrazioni a realtà esterne. In sostanza, gli strumenti Apple sono accusati di fare ciò che molti temono e che le Big Tech negano con forza: ascoltare tutto, a propria discrezione. (L'INDIPENDENTE)
Ne parlano anche altre testate
La cifra stabilita equivale circa a nove ore di profitto per Apple: briciole. La società di Cupertino, riporta Reuters, ha accettato di patteggiare e di versare 95 milioni di dollari per chiudere una class action - un'azione legale collettiva portata avanti da un gruppo di consumatori - dove si denunciava la violazione della privacy degli utenti da parte di Siri, l'assistente virtuale integrato sui dispositivi dell'azienda. (Corriere della Sera)
La cifra stabilita equivale circa a nove ore di profitti per Apple: briciole. La società di Cupertino ha accettato di patteggiare e versare 95 milioni di dollari per chiudere una class action dove si denunciava la violazione della privacy degli utenti da parte di Siri, l’assistente virtuale integrato sui suoi dispositivi. (Corriere della Sera)
Accusata di violare la privacy tramite l'assistente vocale Siri, che avrebbe registrato sistematicamente le conversazioni private degli utenti, Apple ha deciso di chiudere una class action avviata negli Stati Uniti accettando di pagare la bellezza di 95 milioni di dollari. (Federprivacy)
Siri non ascolta gli utenti per mandare poi informazioni agli inserzionisti per proporre pubblicità più mirate sugli interessi delle persone. (DDay.it)
La causa, intentata nel 2019 a seguito di rivelazioni di un informatore del Guardian, sosteneva che Apple avesse utilizzato registrazioni private ottenute accidentalmente, e quindi senza il consenso esplicito degli utenti, per addestrare Siri. (Tom's Hardware Italia)
Apple ha accettato di pagare 95 milioni di dollari in contanti per chiudere una class action che sosteneva che il suo assistente vocale Siri abbia violato la privacy degli utenti, ascoltandoli senza il loro consenso. (ilmessaggero.it)