Alzheimer, Iss: 55 milioni i casi di demenza nel mondo. Come prevenire o ritardare la malattia

Alzheimer, Iss: 55 milioni i casi di demenza nel mondo. Come prevenire o ritardare la malattia
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RaiNews SALUTE

Sono più di 55 milioni i casi di demenza stimati nel mondo e la malattia di Alzheimer è la forma più comune. In Italia sono circa 2 milioni le persone con disturbo neuro cognitivo maggiore o declino cognitivo lieve, e circa 4 milioni sono i loro familiari. Numeri per i quali si prevede in un futuro prossimo un aumento esponenziale, legato all'allungamento della vita media. Far fronte a questa emergenza è per l'Oms una priorità di sanità pubblica e gli sforzi si concentrano innanzitutto sulla prevenzione, oltre che sulla ricerca di terapie in grado di modificare il decorso della malattia: un obiettivo inseguito da 30 anni, finora senza successo. (RaiNews)

La notizia riportata su altre testate

I risultati del sondaggio rivelano come lo stigma che circonda la demenza stia peggiorando tra l’opinione pubblica e persino tra gli operatori sanitari. Questa situazione ha ovviamente pesanti conseguenze su chi convive con questa condizione: l’88% dichiara infatti di aver sperimentato lo stigma in prima persona, con un aumento del 5% rispetto al 2019; il 31% evita le situazioni sociali e il 36% ha smesso di cercare lavoro per paura di essere discriminato. (Famiglia Cristiana)

E l'aspetto ancora più sconcertante è che quasi 2 operatori sanitari su 3 (il 65%) ha questa convinzione errata. (Alto Adige)

Se la stima oggi è di 600mila connazionali con Alzheimer, sono circa 750.000 persone con declino cognitivo lieve a elevatissimo rischio di ammalarsi. A ricordarlo sono Istituto superiore di sanità (Iss), società scientifiche e specialisti che, in occasione della Giornata mondiale dedicata alla malattia, accendono i riflettori sulla prevenzione, sulla ricerca e sulle opzioni terapeutiche in arrivo. (Fortune Italia)

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Costi, cure e solitudine: così l’Alzheimer grava su pazienti e famiglie di Barbara Gobbi 20 settembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Le ripercussioni maggiori le subisce in particolare la persona che si occupa direttamente del malato, chiamato, nel linguaggio anglosassone. “caregiver”, ovvero colui che presta la propria cura. Di solito i primi caregiver sono i familiari stessi, in particolare il coniuge e/o dai figli in età adulta. (Ospedale Sacro Cuore)

Alzheimer. 2,3 mln di italiani con demenza nel 2050. Nel mondo stigma per 9 persone su 10 Tante le convinzioni errate sulla malattia: il 65% degli operatori sanitari e assistenziali ritiene erroneamente che la demenza sia una componente normale dell’invecchiamento. (Quotidiano Sanità)

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