Orcel (Unicredit): “La tassa sugli extraprofitti non avrà effetti sul settore”. E ai correntisti: “Niente interessi, offriamo già un servizio”

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Il Fatto Quotidiano ECONOMIA

Ci voleva il guizzo di sincerità di un banchiere per smontare la colossale campagna messa in piedi da quotidiani ed annessi opinionisti contro la tassa sugli extraprofitti. Si sa che a volte è sin troppo facile diventare più realisti del re. “La tassa sugli extra profitti non avrà impatti sulla remunerazione degli azionisti e nemmeno un impatto sconvolgente sul settore”, ha affermato candidamente il numero uno di Unicredit Andrea Orcel (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri giornali

Prepotente rialzo per, che mostra un rialzo del 4,74%in chiusura degli scambi, dopo aver accelerato nel corso del pomeriggio sull'annuncio del piano di buyback da 2,5 miliardi. Il numero uno Orcel ha anche parlato delle varie opzioni e confermato la preferenza per la distribuzione di capitale in luogo di operazioni di natura straordinaria tipo M&A. (LA STAMPA Finanza)

Il manager: «In futuro possibili acquisizioni nei nostri mercati principali». L’istituto distribuirà ai soci 6,5 miliardi di euro nel 2023. (Corriere della Sera)

Nonostante le controversie e le critiche, il titolo Unicredit mantiene il suo appeal agli occhi degli esperti di Equita Sim, che fissano un obiettivo di prezzo di 28,50 euro, specie dopo che la banca ha anticipato il programma di buyback previsto per il 2023. (Money.it)

L'istituto ha annunciato che il prossimo 27 ottobre, nel corso di un'assemblea straordinaria che sarà chiamata anche ad approvare il cambio di governance con il passaggio al sistema monistico , gli azionisti potranno dare via libera a una prima tranche da 2,5 miliardi del riacquisto di azioni relativo all'esercizio 2023. (Il Sole 24 ORE)

L'anticipo del buyback, la frecciata al predecessore Jean Pierre Mustier e il pensiero alle acquisizioni «giuste». Il ceo di Unicredit, con un riferimento che pare tagliato su Montepaschi, ha per esempio dichiarato che sulla crescita dell'istituto «guardiamo molte cose, ma se i termini non sono giusti non ci muoveremo». (ilGiornale.it)

Lo ha detto il CEO di Unicredit Andrea Orcel, in merito al “dibattito” in corso in Italia sulla remunerazione dei conti correnti, che non stanno beneficiando o beneficiano in misura minima dei rialzi dei tassi. (Calcio e Finanza)