Notre-Dame riapre dopo il devastante incendio del 2019
Articolo Precedente
Articolo Successivo
La cattedrale di Notre-Dame, simbolo indiscusso di Parigi e della cristianità, ha finalmente riaperto le sue porte al pubblico, cinque anni dopo il terribile incendio che ne aveva quasi distrutto la struttura. Durante la cerimonia di riapertura, nonostante la pioggia incessante, una folla numerosa si è radunata lungo le rive della Senna per assistere all'evento, ascoltando l'organo della cattedrale e scattando foto alle luminarie proiettate sulla facciata gotica.
Alla cerimonia erano presenti numerose personalità di spicco, tra cui il principe William e la regina Mathilde del Belgio, che hanno voluto testimoniare la loro vicinanza alla Francia in questo momento di rinascita. Il presidente francese Emmanuel Macron, visibilmente emozionato, ha dichiarato che "l'incubo della Francia è finito", lodando il lavoro dei 1300 artigiani che hanno contribuito al restauro della cattedrale. "Eravate gli alchimisti del sito e avete trasformato il carbone in arte", ha aggiunto Macron, sottolineando l'incredibile impegno e dedizione di coloro che hanno lavorato al progetto.
Nonostante la perdita di alcuni dei suoi tesori, con il 5% delle opere artistiche incenerito, gran parte della cattedrale è stata preservata, grazie agli sforzi congiunti di esperti e volontari. Tra i presenti alla cerimonia, anche il CEO di Tesla e SpaceX, Elon Musk, che ha partecipato all'evento insieme al neoeletto presidente americano Donald Trump. La loro presenza ha suscitato grande interesse mediatico, sottolineando l'importanza globale della riapertura di Notre-Dame.
Un momento particolarmente toccante è stato l'arrivo del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, accolto da una standing ovation.