Come arriva la Fiorentina alla sfida contro l'Inter: la squadra di Palladino è imprevedibile solo in Europa League

La Fiorentina si distrae in Europa League, ma in campionato ha il focus al massimo: l'Inter è la prova del nove per la squadra di Palladino. Una squadra in grado di accendere la luce in Serie A, con pochissimi sbalzi di corrente alternata. Tutto il contrario rispetto all'Europa League, dove la Fioentina è imprevedibile sia in positivo che in negativo. Pronta a sfidare l'Inter al Franchi per alzare l'asticella delle possibilità stagionali, la Fiorentina arriva al match contro i Campioni d'Italia consapevole di poter far male a chiunque, sicura in sè stessa e altalenante solamente in Europa. (Goal Italia)

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"E' così una vittoria del gruppo, non era facile. Abbiamo affrontato una squadra ordinata, che sa giocare a calcio e che fino ad oggi non aveva mai subito più di 2 gol. spirito di squadra, gara macchiata solo dai due gol subiti che si potevano evitare". (Fantacalcio ®)

TERRACCIANO 4.5: gli interventi che compie sono di ordinaria amministrazione fino a che non compie quell'erroraccio nel finale che regala speranza ai ciprioti. DODO 6.5: la domanda che viene da porsi è se questo calciatore prova un minimo di fatica. (Today.it)

Pafos 3-2 Terracciano 4,5 - Soffia sul diagonale di Jairo nel primo tempo, sul suo tocco ravvicinato invece si arrende. Clamoroso po (TUTTO mercato WEB)

Fiorentina, missione compiuta (col brivido)

Dodô: 6,5 La sua velocità è mal digerita dal Pafos e non è un caso che sia determinante una sua sovrapposizione nell'azione dell'1-0- Al di là di un paio di palloni non gestiti al meglio, c'è un'altra prestazione ampiamente positiva. (fiorentinanews.com)

Alla Fiorentina tremano un po' le gambe, scrive il quotidiano, ma l'arbitro fischia la fine. Nella ripresa sale in cattedra di Sottil che dopo le sue continue cavalcate provoca l'autogol del 2 a 0 della Fiorentina. (Viola News)

Una serata da massimo risultato col minimo sforzo, quella di ieri, ed era esattamente quello che serviva. Stavolta, un po' per necessità, un po' per scelta, un po' perché i precedenti evidentemente lo hanno convinto a cambiare (leggermente) strada e perché, soprattutto, non poteva permettersi altri passi falsi dopo il ko di Nicosia, Palladino ha presentato sì una Fiorentina molto diversa da quella «da campionato», ma non totalmente rivoluzionata. (Foggia)