Ottavia Piana, l’emozione dei soccorritori all’uscita dalla grotta: “Lei è stata forte, noi una grande squadra”

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Morti sul lavoro

Si è aperto con una foto di gruppo e la gioia dei soccorritori dopo 80 ore di lavoro, senza pause, l’incontro con la stampa di stamattina a Fonteno, in provincia di Bergamo, al termine delle operazioni di salvataggio di Ottavia Piana, la speleologa rimasta bloccata in una grotta per più di 3 giorni. Nel video, girato dall’agenzia video Local Team, l’emozione dei soccorritori appena usciti dalla grotta: “Lei è stata forte, ci ha dato la spinta. (Il Fatto Quotidiano)

Su altre testate

Non fa parte proprio del nostro concetto. Noi dobbiamo rispettare dei protocolli per ridurli il più possibile”. (ilmessaggero.it)

Abbiamo avuto più di 159 operatori coinvolti, provenienti da 13 regioni differenti, e fortunatamente siamo riusciti ad anticipare un po' le tempistiche di uscita", racconta Federico Catania, uno dei soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che questa mattina hanno estratto la 32enne. (Adnkronos)

Nelle prime ore del mattino, il sistema di soccorsi attivato all’interno e all’esterno della grotta “Abisso Bueno Fonteno” ha portato in salvo Ottavia Piana, la speleologa rimasta ferita il 14 dicembre durante l’esplorazione di cavità ancora non mappate. (Ministero dell'Interno)

Ottavia Piana ricoverata in ospedale: lesioni a volto, torace e una gamba

«I nostri soci hanno un’assicurazione che copre i costi di soccorso in caso di infortunio». La ragazza è stata salvata questa mattina (18 dicembre) dopo essere rimasta intrappolata p… (La Stampa)

La villa (gialla e bianca) avvolta tra i filari dei vigneti di Torbiato di Adro che si affacciano dall’alto sulla linea verde dell’orizzonte e un silenzio quasi surreale tra le poche case attorno, in una zona prettamente residenziale, non fosse per la scuola d’infanzia a poche decine di metri. (Corriere della Sera)

Fonteno (Bergamo) – Ottavia Piana, finalmente all’aria aperta, è stata portata all’ospedale Giovanni III di Bergamo con l’eliambulanza di Brescia, abilitata al volo notturno. Per capire esattamente quale sia la loro entità serviranno esami ed analisi approfondite. (IL GIORNO)