Tim rivede la cedola e spiazza i ribassisti
Probabilmente uno scatto del genere il titolo Tim non lo vedeva da anni, schiacciata come è da lunga data da mani venditrici, molte allo scoperto. I conti positivi e in linea con i target divulgati mercoledì hanno fatto la loro parte, ma ciò che più ha galvanizzato il mercato è stato l'annuncio (peraltro anticipato da il Giornale) di un ritorno al dividendo per i soci in un prossimo futuro. «Con la presentazione del piano 2025-2027 prevista per febbraio», ha detto l'ad Pietro Labriola (in foto), «dopo il primo anno della nuova Tim, avremo molto più spazio per dare dettagli circa il ritorno alla possibile remunerazione dei soci». (il Giornale)
Se ne è parlato anche su altri media
MILANO — I risultati dei primi nove mesi di Telecom Italia e la prospettiva di un ritorno al dividendo sospeso dal 2020, ieri hanno fatto salire le azioni ordinarie in Borsa dell’8,15% a 0,23 euro, e le rnc del 6,7% a 0,27 euro. (la Repubblica)
Corre Tim a Piazza Affari dopo la trimestrale e la netta apertura del ceo Pietro Labriola a un possibile ritorno del dividendo per gli azionisti. «Col nuovo piano c'è spazio per migliorare in diverse aree rispetto al piano presentato quest'anno e a febbraio avremo spazio per valutare le possibilità di remunerazione per gli azionisti», ha spiegato Labriola in call con gli analisti. (Milano Finanza)
«I numeri che mostriamo oggi sono in linea e ci potrebbe essere spazio per migliorare ulteriormente il piano. (Italia Oggi)
Conti che possono contribuire al ritorno del dividendo (Milano Finanza)
Telecom Italia sugli scudi a Piazza Affari all'indomani dei conti dei primi nove mesi (comunicati a mercati chiusi) e dopo le indicazioni fornite quest'oggi dal ceo, Pietro Labriola. La società di telefonia ha chiuso i primi nove mesi con ricavi totali organici per 10,7 miliardi di euro , in crescita del 3,4% (+1,8% nel domestico e +7,2% in Brasile) e un ebitda migliorato dell’8,7% a 3,3 miliardi (+8,3% nel domestico, +9% in Brasile). (Il Sole 24 ORE)
Il gruppo Telecom Italia chiude i primi nove mesi dell’anno con risultati positivi e lievemente superiori alle attese. I ricavi complessivi sono cresciuti del 3,4% rispetto ai primi nove mesi del 2023, con un andamento a velocità diverse nei diversi Paesi in cui il gruppo opera: se in Brasile la crescita dei ricavi è stata del 7,2%, sul mercato domestico il progresso si è fermato all’1,8% (risultato comunque positivo, se rapportato alle difficoltà degli scorsi anni). (Altroconsumo)