Un direttore d’orchestra in fuga dopo il disastro

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Buttanissima Sicilia SALUTE

Solo un maestro di bugia come Renato Schifani poteva rilasciare una dichiarazione così spocchiosa e spudorata sullo sfascio della sanità. Dopo avere mantenuto per due anni al vertice dell’assessorato un paravento, come Giovanna Volo, che gli ha consentito di gestire dal retrobottega il mercato delle nomine; dopo avere assegnato a se stesso la ricca Asp di Palermo e riciclato un vecchio arnese della politica come Daniela Faraoni; dopo avere lottizzato tutto ciò che c’era da lottizzare, ora il presidente della Regione vorrebbe far credere che lui non c’entra nulla: “Ho visto un balletto inqualificabile”, ha esordito con una nota scritta per i giornaletti abituati a sorbirsi ogni scemenza targata Palazzo d’Orleans. (Buttanissima Sicilia)

Su altri giornali

La nota dei deputati dell'Ars (Livesicilia.it)

Non è usuale ascoltare un presidente della Regione che spara così ad alzo zero su un sistema che lui stesso è chiamato a governare. (Giornale di Sicilia)

“Alla politica chiedo di andare oltre le nomine, di pensare alla salute dei siciliani e riflettere anche sulla salute degli operatori. Questi ultimi giorni sono stati caratterizzati dalle nomine nella sanita’. (Grandangolo Agrigento)

Nomine ASP, l’ira di Schifani

Leggi tutta la notizia Per il Presidente Renato Schifani quello delle nomine per i direttori sanitari e amministrativi è stato un balletto inqualificabile. (Virgilio)

Fuori i nomi. Lo chiede la politica siciliana a Renato Schifani, dopo la denuncia del “balletto inqualificabile” per la selezione dei direttori sanitari e amministrativi di Asp e ospedali. Qualcuno, come l’ex Iena Ismaele La Vardera, applaudendo il governatore per aver fatto il primo passo “verso la conversione”; altri, come il suo leader Cateno De Luca, tacciandolo di ipocrisia. (Buttanissima Sicilia)

Aveva chiesto ai direttori generali di agire in autonomia e invece, lo dichiara lo stesso Schifani, la politica ha continuato a determinare gli assetti secondo logiche partitiche e personali sulle nomine ASP. (Telesud)