Elezioni regionali, doppio flop del centrodestra: il caso Umbria brucia
Doppia sconfitta per il centrodestra in Emilia Romagna e Umbria. La prima Regione resta saldamente nelle mani del centrosinistra, grazie alla vittoria del sindaco di Ravenna Michele De Pascale su Elena Ugolini; la seconda ritorna 'rossa' dopo la parentesi degli ultimi cinque anni targati Donatella Tesei, la candidata della Lega e del centrodestra che non è riuscita a bissare il successo del 2019. Alle 19.09, quando il quadro emerso dalle proiezioni era ormai chiaro, la premier e leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni non può che riconoscere la vittoria dei candidati dello schieramento rivale: "Desidero rivolgere i miei auguri di buon lavoro ai nuovi presidenti della Regione Umbria, Stefania Proietti, e della Regione Emilia Romagna, Michele De Pascale. (Adnkronos)
Su altri media
Emilia-Romagna. Michele De Pascale è il nuovo presidente della Regione. “Ci batteremo per la salute pubblica” (Quotidiano Sanità)
Il centrosinistra trionfa in questa tornata di elezioni regionali. Il candidato del Partito democratico Michele De Pascale vince in Emilia-Romagna con un grande margine, 56,7% rispetto al 40,1% della rivale del centrodestra Elena Ugolini (Il Sole 24 ORE)
Questo però potrebbe rappresentare un limite per la coalizione. Livio Gigliuto, sondaggista e presidente dell'Istituto Piepoli, analizza i risultati definitivi delle elezioni regionali in Emilia-Romagna e Umbria, che hanno decretato la vittoria di Michele De Pascale e Stefania Proietti: "Tutte le forze del centrosinistra sono 'condannate' a stare insieme se vogliono vincere. (Fanpage.it)
Nostro inviato a Perugia (il Giornale)
Il risultato è un successo netto del campo largo che vince col 57,33% e soprattutto del Pd che raggiunge una percentuale elevata, passando dal 34,69% di Stefano Bonaccini nel 2020 al 41% di Michele De Pascale (Il Fatto Quotidiano)
Emilia Romagna e Umbria hanno scelto presidenti di Regione di centrosinistra e se nel primo caso la vittoria sembrava facile in un territorio tradizionalmente "rosso", non si può dire lo stesso per l'Umbria. (Today.it)