Buongiorno Rimini. Oggi in edicola, 3 gennaio 2025
“E’ il nostro eroe” Verucchio si stringe attorno al comandante dei carabinieri Luciano Masini, indagato (come “atto dovuto”) per aver fermato, uccidendolo con un colpo di pistola, Muhammad Sitta, il 23enne egiziano che la notte di Capodanno ha ferito con un coltello quattro persone durante i festeggiamenti e che ne stava minacciando altre. “Quella notte ha agito per salvare delle vite, le nostre vite”, è il sentimento comune dei verucchiesi. (GiornaleSM)
La notizia riportata su altri media
Il carabiniere indagato per eccesso di legittima difesa dopo aver sventato una strage la notte di Capodanno riceve il supporto della comunità. (Vedi notizia) I commercianti di Villa Verucchio, insieme ai cittadini, hanno lanciato una raccolta fondi per sostenere le spese legali del maresciallo Luciano Masini. (AltaRimini)
Il comandante della stazione locale dei carabinieri – ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa – con queste parole ha spiegato la propria posizione al suo avvocato, Tommaso Borghesi, dicendosi anche "tranquillo" nell’attendere che le indagini sull’accaduto facciano il loro corso. (il Resto del Carlino)
Tanto che è lo stesso capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Galeazzo Bignami, a chiarire che "seguiamo con attenzione gli sviluppi della vicenda riservandoci, ove necessario, di intervenire anche in sede legislativa qualora l’attuale normativa non garantisca piena operatività e tutela alle nostre forze dell’ordine nell’esercizio delle loro funzioni e competenze, le quali devono essere da loro svolte con la concreta convinzione che lo Stato è dalla loro parte". (il Resto del Carlino)
Hanno mostrato uno striscione con scritto a chiare lettere il messaggio «comandante siamo con lei». (Corriere della Sera)
Villa Verucchio (Rimini), 3 gennaio 2024 – “Comandante, la città è con te. Sei il nostro eroe”. (il Resto del Carlino)
“Condividevamo lo stesso appartamento, ma ognuno aveva la propria camera. Parlava poco, era un ragazzo triste. Se mi aspettavo potesse fare quello che ha fatto? No…”. A parlare è uno dei coinquilini di Muhammad Sitta, il 23enne egiziano che la notte di Capodanno ha accoltellato quattro persone a Verucchio prima di essere ucciso dal comandante della locale Stazione. (News Rimini)