La Germania nella crisi del secolo
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Semaforo rosso, Germania al capolinea. Il licenziamento in tronco del ministro delle Finanze, il falco dei conti Christian Lindner, l'uscita dei liberali dalla coalizione di maggioranza, le elezioni anticipate chieste a gran voce dalle opposizioni, i disastrosi dati che arrivano dal mondo dell'industria, fanno da sfondo alle due questioni urgenti che la Germania travolta dalla crisi deve … (L'HuffPost)
Ne parlano anche altre testate
Acque agitate a Berlino. A staccare la spina all’esecutivo è stato l’Fdp di Christian Lindner, sino a ieri sera ministro delle Finanze, che ha deciso di porre fine al comitato di coalizione, il vertice che proseguiva da tre giorni sui temi della politica economica, chiedendo al cancelliere Olaf Scholz di indire il prima possibile elezioni anticipate. (Liberoquotidiano.it)
La conseguenza, spiega, è che Berlino “non sarà in grado di svolgere un ruolo di primo piano a livello europeo” in un momento in cui l’elezione di Donald Trump getta nuovi interrogativi sul futuro dell’Europa. (Adnkronos)
“Non si spiega, se non con la volontà di Scholz di prendere tempo. Sappiamo che questo è il cancelliere più impopolare della storia. (RSI.ch Informazione)
La cerimonia di passaggio delle consegne a Palazzo Bellevue si è svolta in un clima carico di tensione. (Corriere del Ticino)
Alle difficoltà economiche che la Germania sta registrando negli ultimi mesi, si sono aggiunte quelle politiche. Dopo il licenziamento del liberale Christian Lindner dall’incarico di ministro dell’Economia e la sua sostituzione con Joerg Kukies, è crisi di Governo. (Virgilio Notizie)
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha incontrato in Cancelleria il leader dell’opposizione Friedrich Merz per discutere la data delle elezioni. Scholz non vuole chiedere la fiducia al Bundestag prima del 15 gennaio e poi procedere alle elezioni federali anticipate a fine marzo. (StrettoWeb)