Strage di Nuoro: anche l’Italia ha un problema con le armi

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Today.it INTERNO

Strage di Nuoro: anche l’Italia ha un problema con le armi Purtroppo ci troviamo di nuovo a parlare dell’ennesima strage famigliare, questa volta in Sardegna, a Nuoro. Un uomo ha ucciso la moglie, due figli e un vicino di casa, tentanto di uccidere anche il terzo figlio e la madre, che per fortuna si sono salvati. Il tutto con una pistola che deteneva legalmente per uso sportivo e il cui porto d’armi gli era stato rinnovato di recente. (Today.it)

Su altre fonti

Ai magistrati avrebbe anche detto che era ancora nel letto quando ha sentito il rumore del primo sparo. (Vanity Fair Italia)

Un incontro breve interrotto anche per le sue condizioni di salute e psicologiche, dal quale è emerso poco. Il ragazzino è l’unico superstite e testimone oculare: l’unico quindi in grado di fare luce su quello che è successo quel maledetto mercoledì mattina nella sua casa di via Ichnusa, quando il padre, Roberto Gleboni, operaio forestale di 52 anni, ha impugnato la sua semiautomatica 7.65 e messo in atto una vera e propria mattanza: ha ucciso con colpi di pistola alla testa, quasi una esecuzione, la moglie Giuseppina Massetti, di 43 anni, i figli Martina e Francesco, di 24 e 10 anni, e infine il vicino di casa, Paolo Sanna, il 69enne incontrato per caso nel pianerottolo mentre usciva dall’appartamento. (SardiniaPost)

Quella mattina per Martina, la primogenita, era un giorno speciale: avrebbe preso parte alla selezione per funzion… (la Repubblica)

La strage familiare… “Una ferita troppo grande per noi Nuoresi”

A sinistra Roberto Gleboni, l'autore della strage. A destra Giusy Masetti e la figlia Martina (il Giornale)

L’unico superstite della strage di via Ichnusa a Nuoro, il figlio 14enne dell’operaio forestale Roberto Gleboni, è apparso molto provato. NUORO. (La Stampa)

NUORO – Due giorni dopo la strage familiare i nuoresi apparentemente sono immersi nella loro quotidianità: tutti corrono verso i loro impegni ma quando ci si ferma allora si torna a riflettere… Perché è successo nella nostra realtà? Cosa né sarà dell’unico figlio superstite di questa strage? Il secondogenito 14enne ancora ricoverato all’ospedale San Francesco, l’unico che si è salvato assieme alla nonna paterna da una mattanza iniziata all’alba di un mercoledì mattina solo in quanto si è finto morto. (Cronache Nuoresi)