Il viaggio in Georgia: "Elezioni regolari"
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Mentre migliaia di persone continuano a riempire le strade di Tbilisi per denunciare i brogli, in larga parte orchestrati dalla Russia, nelle ultime elezioni, il premier ungherese Viktor Orban ha visitato la capitale georgiana assicurando che il voto è stato perfettamente regolare e accusando una volta di più l'Unione europea, contribuendo ad alimentare il caos. Non si fermano le manifestazioni davanti al Parlamento georgiano con in prima fila la presidente Salome Zurabishvili, per chiedere la ripetizione delle elezioni con osservatori stranieri imparziali per evitare brogli e falsificazioni che sembrano ampiamente dimostrate. (il Giornale)
Ne parlano anche altri media
Alla fine saranno i giudici a stabilire se le elezioni in Georgia, vinte dal partito filo-russo Sogno Georgiano e contestate duramente dalle formazioni pro-Ue, compresa la presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili, sono da considerarsi legittime. (Il Fatto Quotidiano)
Il partito Sogno georgiano confermato con il 53,9 per cento dei voti. Ma piovono accuse di brogli e interferenze. L’Ue chiede di indagare. Intanto la presidente del Paese invita alla protesta. I vincitori: “Questo è un colpo di Stato”. (LifeGate)
Le parole della Presidente Aperta un'indagine sulla presunta falsificazione del voto (LAPRESSE)
Manifestazione imponente contro l’interferenza di Mosca nelle elezioni. Cade un’altra tessera del domino avviato da Putin. (Fanpage.it)
Un parziale riconteggio dei voti espressi nelle contestate elezioni parlamentari dello scorso fine settimana in Georgia ha confermato la vittoria del partito al potere: lo ha dichiarato la commissione elettorale all'AFP, mentre l'opposizione ha denunciato un voto "rubato". (Tiscali Notizie)
Bruxelles – Dopo le controverse elezioni di tre giorni fa, che il partito di governo filorusso Sogno georgiano dice di aver vinto ma che gli osservatori hanno criticato come irregolari, la Georgia è entrata in un limbo di profonda incertezza che potrebbe sfociare in una grave crisi politico-istituzionale e, nel caso peggiore, in una nuova stagione di tensioni e violenze, con ripercussioni importanti per la collocazione internazionale del Paese caucasico e per la stabilità dell’intera regione. (EuNews)