L'onda Pride di Napoli sfila per i diritti contro le leggi dittatura
Pubblicità Per l’ultimo fine settimana di giugno sono 7 le città che oggi sono attraversate dai cortei dell’Onda Pride, la grande manifestazione a sostegno dei diritti delle persone Lgbtqi+ organizzata da Arcigay e dalle altre associazioni locali e nazionali. Appuntamento anche a Napoli dove il corteo è partito alle 16 da piazza del Municipio. La manifestazione si svolge con il patrocinato dal Comune di Napoli, della Regione Campania, della Città metropolitana di Napoli e del Consolato americano a Napoli. (anteprima24.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Forse la quantificazione è esageratamente approssimativa e non storna le migliaia di turisti che si mescolano ai partecipanti della manifestazione per i diritti Lgbtqia+. Quando il corteo arriva all’altezza di piazza Carità il colpo d’occhio è impressionante: «Siamo 300 mila», urlano colmi di entusiasmo gli organizzatori del Pride (La Repubblica)
Blindare Napoli è la mission del sindaco Gaetano Manfredi e la sua strategia non cambia che si tratti di dialogare con il Governo o con la sua parte politica, il “campo largo”. (ilmattino.it)
L’onda arcobaleno del Pride a Napoli copre l’intera arteria di via Toledo, fino a via Pessina. Migliaia di persone (qualcuno ne conta trecentomila) sfilano allegre, si abbracciano, cantano, per una lunga parata dei Diritti, verso piazza Dante. (La Repubblica)
Lo scrive il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. In Campania abbiamo dimostrato che la tutela dei diritti non è in alternativa anche a valori cristiani, non è in alternativa a chi organizza una famiglia tradizionale. (Agenda Politica)
«Il Consiglio regionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali (CROAS) della Campania, in occasione del Napoli Pride e nel prendere atto dello slogan «Fa' pace coi diritti", conferma l’impegno di sostenere e promuovere tutte le azioni utili a responsabilizzare cittadini, amministratori e legislatori per la promozione e la presa di coscienza affinché in Italia vi siano leggi e politiche egualitarie per la tutela dei diritti civili delle persone LBGTQA+». (ilmattino.it)
«A Napoli c’è spazio per una grande battaglia comune, quella che stiamo conducendo contro l’Autonomia differenziata. (Corriere della Sera)