Un'anziana morta e altri quattro ricoverati, badante arrestata per omicidio: «Usava i farmaci come arma»
Omicidio aggravato, quadruplo tentato omicidio, rapina, autoriciclaggio e spaccio di medicinali. È una lista lunga di reati quella che pende sulla testa di Paola Pettinà, 46 anni di Vicenza, finta operatrice sanitaria che è stata arrestata mercoledì sera al termine di un’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo durata 9 mesi. I fatti risalgono al periodo compreso tra gennaio 2022, nel momento in cui la falsa professionista ha preso servizio come badante nelle case di alcuni anziani del Vicentino, e marzo 2024, quando è stata depositata una denuncia da parte di una delle famiglie dei pazienti: il sospetto è che dietro la morte di una degli assistiti ci sia la mano della quarantaseienne. (Corriere della Sera)
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Quest’ultima non sarebbe dunque l’unica persona intossicata dai farmaci somministrati dalla sedicente assistente socio-sanitaria. Il computo dei delitti sarebbe dunque di quattro. (il Resto del Carlino)
I fatti «L'abbiamo portata in ospedale tre volte, non sapevamo cosa avesse. La 46enne, specciatasi per operatrice sanitaria, è attualmente in carcere con accuse pesantissime. (ilmessaggero.it)
In ballo non ci sarebbe più un omicidio, ma quattro. Si aggrava la situazione di Paola Pettinà, la "badante-killler" di Sandrigo in provincia di Vicenza. La 46enne venerdì si è avvalsa della facoltà di non rispondere di fronte al gip Marco Mantovani, nell'udienza di convalida dell'arresto. (Liberoquotidiano.it)
Ieri si è avvalsa della facoltà di non rispondere di fronte al gip nell’udienza di convalida dell’arresto, Paola Pettinà, la 46enne di Sandrigo (Vicenza) che si spacciava per operatrice sociosanitaria ed è accusata dell’omicidio volontario aggravato di una 81enne, Imelda Stevan, e di altre quattro morti sospette di anziani cui somministrava dossi massicce di benzodiazepine e di altri farmaci ad azione neuro-depressoria. (Sky Tg24 )
Ci sono altre tre morti sospette, oltre all'omicidio dell'81enne Imelda Stevan, per il quale è finita in carcere, sul conto di Paola Pettinà, la falsa badante che nel vicentino avrebbe intossicato con dosi letali di farmaci gli anziani di cui si occupava, spacciandosi come assistente socio sanitaria. (La Stampa)
«Mi manchi. La stessa firma lasciata nel foglio scritto a mano e letto dal parroco di Bolzano Vicentino in occasione dell’ultimo saluto a Graziella Pulliero, 83 anni, morta mentre si trovava sotto la custodia dell’arrestata e a cui è seguito, 10 giorni dopo, il decesso del marito Romano Rossi, 88 anni, anche lui morto in presenza della quarantaseienne. (Corriere della Sera)