Dal Libano all’inferno: 1,5 milioni di profughi nella doppia trappola
La più grande crisi di rifugiati del nostro tempo è in atto tra Siria e Libano, nella striscia di Gaza, in larghe parti del Nord Africa. Centinaia di migliaia di siriani che erano fuggiti dalla guerra civile trasferendosi in Libano erano tornati nel loro paese negli ultimi mesi, quando la guerra tra Israele e Hezbollah si era fatta più intensa. Ma ora il conflitto è ricominciato anche in Siria, e i profughi non sanno più cosa fare e dove andare. (ilmessaggero.it)
La notizia riportata su altri giornali
“Ma alla fine, tutti torneranno al punto di partenza: la necessità di fare la pace; con o senza Bashar al-Assad”. Un mosaico orientale complicato dalla presenza di tanti tasselli. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
«Siamo qui con i nuovi arruolati nella brigata corazzata. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in visita oggi insieme con il Ministro della Difesa Israel Katz alla base di reclutamento di Tel Hashomer. (Corriere del Ticino)
Un Osservatorio di guerra siriano ha affermato che attacchi israeliani al confine tra Libano e Siria hanno ucciso due soldati, mentre il Libano ha segnalato un'altra vittima degli ultimi raid di frontiera dopo l'annuncio della tregua tra Hezbollah e Israele (La Gazzetta del Mezzogiorno)
«Arriveranno così tanti siriani che affonderemo tutti, il nostro Paese economicamente è collassato, non è in grado di sopportare un’altra crisi sfollati dopo un anno di guerra con Israele». MASNAA (confine siro-libanese) — «Se Assad non regge, non reggerà nemmeno il Libano», mormora il poliziotto di frontiera che, con poca voglia, controlla i documenti di un camion. (la Repubblica)
La guerra civile siriana si sta riaccendendo con i continui raid israeliani, oltre 116, contro le basi iraniane in Siria degli ultimi mesi. (Fanpage.it)
Uccisi tre operatori della World Central Kitchen a Gaza, 23 morti negli attacchi all'alba nella Striscia (LAPRESSE)