Consumi, Toscana “scivola” dal 7° al 16° posto tra le regioni italiane che spendono di più per mangiare
Di Redazione | 24 Ottobre 2024 alle 9:00 Carrello della spesa: la Toscana “scivola” dal settimo al sedicesimo posto tra le regioni italiane che spendono di più per mangiare. Con 505 euro di spesa media mensile per ogni famiglia, budget inferiore al dato medio nazionale (526 euro) per quanto riguarda l’acquisto di prodotti alimentari e bevande analcoliche, il Granducato si posiziona nella parte bassa della classifica distante ben 105 euro dalla Campania dove servono 614 euro. (RadioSienaTv)
Ne parlano anche altre testate
In Italia la spesa alimentare diventa sempre più un pensiero per la maggior parte dei cittadini. Un’analisi Coldiretti su dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nelle regioni nel 2023 ha riportato le spese medie degli italiani per quanto riguarda gli alimenti. (corriereadriatico.it)
C'è poi da considerare che i prezzi del carrello variano di regione in regione, così come la quantità effettiva di cibo acquistato è differente per ogni tipo di famiglia, questa volta a prescindere dalla localizzazione. (corriereadriatico.it)
Carne e salumi sono in cima alle spese alimentari delle famiglie toscane, con una media di 111 euro al mese, seguiti da pane, pizza, pasta e cereali (83 euro), verdura (69 euro), latte e formaggi (64 euro), frutta (44 euro), pesci e frutti di mare (39 euro) e cibi pronti (32 euro), quest’ultima voce in crescita del 14 per cento. (LA NAZIONE)
Una percentuale che è però fortemente differenziata se si scende a livello regionale, tanto che i campani spendono quasi 200 euro in più dei sardi. Complessivamente nelle case italiane si destinano mediamente 526 euro per il cibo, il 19% dell’intera spesa mensile, terza voce del budget dopo casa e bollette e affitti. (LabTV)
Le 5 regioni italiane più costose in cui vivere e quelle meno dispendiose. Ecco quali sono e quanto si spende in media al mese - Foto da pexels.com (Proiezioni di Borsa)
Tra i luoghi comuni più diffusi in Italia c’è sicuramente quello relativo all’abbondanza dei pasti al sud rispetto a quelli del nord. Probabilmente in linea di massima può anche essere vero, ma allo stato attuale non ci sono dei dati che possano suffragare questa tesi in maniera definitiva. (Salernosera)